Calciomercato
Dall’Inter alla Juventus, quaranta milioni sono pochi

Un cupo silenzio regna ad Appiano Gentile: non tanto per il mancato passaggio del turno al Mondiale per Club, ma per le crepe che si sono aperte dopo la sconfitta con la Fluminense. L’Inter rientra a casa carica di interrogativi e poche certezze, avvolta nell’ombra di un ambiente nervoso e diviso. È in questo contesto che Lautaro Martínez, al termine della partita, ha deciso di scuotere le coscienze. Da qui si è scatenato un terremoto. Hakan Calhanoglu ha reagito sui social, difendendo il suo impegno e sminuendo le accuse implicite. Il turco, già al centro di voci di mercato che lo volevano al Galatasaray, ormai sembra sempre più destinato a prendere un volo che lo porti lontano da Milano, città in cui di certo si ricorderanno di lui su entrambe le sponde dei Navigli.
Cristian Chivu non poteva trovarsi in una situazione peggiore, con l’Inter che fino ad aprile sembrava in grado di portare a casa un triplete e che invece, ora, deve navigare nel bel mezzo di una tempesta che rischia di provocare un crac senza precedenti. Per l’allenatore subentrato a Inzaghi è il momento di dimostrare se sia davvero all’altezza di un ambiente così complesso e la prima soluzione è concentrarsi sul mercato. Mercato che però rischia, ancora una volta, di essere compromesso a causa della Juventus.
Comolli insidia Marotta, avanti tutta su Hjumland
Mentre a Milano si consumano tensioni e screzi, a Torino osservano con attenzione. La Juventus, reduce anch’essa dall’addio al Mondiale per Club e concentrata sul mercato, vede nella fragilità dell’Inter un’opportunità da cogliere. Con il futuro di Calhanoglu ormai in bilico, la Vecchia Signora cerca un centrocampista moderno per completare il proprio mosaico: nel mirino è finito Morten Hjulmand dallo Sporting CP. Il danese, già conosciuto dalla Serie A per le sue stagioni al Lecce, rappresenterebbe un profilo ideale per dare fisicità e ordine alla mediana bianconera.
La Juve avrebbe pronto un investimento da 40 milioni, forse non sufficiente a scalfire la resistenza dei portoghesi, che chiedono l’attivazione della clausola da 80 milioni. Però, i bianconeri insistono sul giocatore: lo ritengono perfetto per lo scacchiere di Igor Tudor. Se l’operazione dovesse sbloccarsi, sarebbe uno schiaffo all’avversario. Hjumland infatti era un chiaro obiettivo inserito nel taccuino di Ausilio, ma i tentennamenti sono forse troppi per poter chiudere il colpo in breve tempo. E poi c’è Oaktree, la quale ha imposto precisi paletti in termini economici e di bilancio. La Juve si inserisce proprio in questo contesto, dove una Inter ferita sembra al momento poco in grado di giocare in tempi stretti.
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