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Dalla Champions al mercato: Marotta dice tutto sul suo piano

Alla vigilia della finale di Champions, Beppe Marotta racconta la crescita dell’Inter e riflette sul modello vincente costruito negli ultimi anni.
Domani sera a Monaco, Beppe Marotta sarà nuovamente protagonista sul palcoscenico della Champions League. Per il dirigente varesino, sarà la quarta finale europea da dirigente: due vissute alla Juventus, più quella di Istanbul di due anni fa e quella imminente con l’Inter. Stavolta, però, sarà la prima nelle vesti di presidente. Intervistato da The Athletic, Marotta ha parlato della costruzione di un’identità vincente. Secondo lui, tutto inizia con la fiducia da parte della proprietà verso il management. Da lì, due fattori diventano centrali: competenza e cultura del lavoro. Per Marotta, più che le risorse economiche, sono questi i veri motori del successo. Il dirigente ha sottolineato l’importanza di un forte senso di appartenenza, capace di cementare il gruppo e guidarlo nelle fasi più delicate di una stagione. Non sono mancati gli accenni al mercato: il club invertirà la rotta nei prossimi mesi.
Da una sconfitta dolorosa è nata una squadra più consapevole
Il confronto con il Manchester City, pur conclusosi con una sconfitta, ha segnato un passaggio importante per il gruppo di Simone Inzaghi. Marotta ritiene che la finale persa a Istanbul abbia dato il via a un percorso di crescita mentale. I calciatori, col tempo, hanno sviluppato una nuova consapevolezza nei propri mezzi. Questa maturazione ha portato la squadra a essere più pronta ad affrontare le sfide più difficili. Lo stesso Marotta ha citato Nelson Mandela per spiegare come nello sport ogni sconfitta possa trasformarsi in un’occasione di apprendimento. Le emozioni contrastanti fanno parte del cammino, ma diventano anche la chiave per migliorare. Secondo il presidente nerazzurro, ciò ha permesso all’Inter di tornare a lottare ad altissimi livelli senza smarrire fiducia o identità.
Tra continuità tecnica e una nuova linea sul mercato
Simone Inzaghi, lodato per il suo stile di gioco e per la gestione dello spogliatoio, viene descritto come un allenatore capace di motivare senza creare tensioni. La squadra, secondo Marotta, propone un calcio moderno e offensivo, apprezzato non solo dai tifosi ma anche da chi osserva il calcio europeo. Più in generale, il dirigente ha parlato del futuro con Oaktree, che ha garantito solidità economica. Sul mercato da ora in poi si punterà su giocatori più giovani, ma già pronti a dare un contributo.
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