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Critiche pesanti a Marotta e Ausilio per una scelta in particolare

Nel suo editoriale su SportItalia, Michele Criscitiello ha commentato con toni netti la situazione in panchina per la stagione 2025/2026 in Serie A.
L’estate 2025 ha portato con sé un profondo cambiamento sulle panchine della Serie A. Molte società hanno scelto di voltare pagina, affidandosi a profili giovani o a tecnici con poca esperienza nel massimo campionato. In un contesto già incerto a livello economico, le decisioni prese dai dirigenti stanno generando reazioni contrastanti tra tifosi e addetti ai lavori. L’Inter stessa ha dovuto fare i conti con l’addio di Simone Inzaghi: la scelta per la sua sostituzione è ricaduta su Cristian Chivu. Per molti si tratta di una decisione rischiosa mentre non manca chi pensa che il rumeno possa rischiare l’esonero sin da subito.
Tra rivoluzioni tecniche e strategie rischiose
In questo scenario, uno degli interventi più diretti è arrivato da Michele Criscitiello. Il direttore di SportItalia ha pubblicato un editoriale molto critico nei confronti delle strategie adottate da diverse società, soffermandosi in particolare sul caso dell’Inter. Secondo Criscitiello, la stagione potrebbe partire con molte incognite, lasciando il campionato in balia di scelte tecniche che potrebbero rivelarsi fallimentari già in autunno.
Parole dure su Chivu e la dirigenza nerazzurra
Nel suo editoriale, Criscitiello ha espresso forti perplessità: “Chivu non lo giudichiamo perché è nuovo del mestiere. Potrà essere un fenomeno o inadatto al ruolo di primo allenatore dell’Inter ma è una scommessa folle che non potevi fare dopo Monaco”, ha scritto. Parole che non lasciano spazio a interpretazioni. Ma le critiche più pungenti sono arrivate sulla gestione del post Inzaghi. Secondo Criscitiello, l’Inter è uscita male non solo dalla finale europea, ma anche dalla fase di transizione tecnica: “Pregare Fabregas a Londra e farsi trovare così impreparati non è stato un bel biglietto per Marotta e Ausilio”. Infine, un passaggio caustico sulla carriera di Chivu: “Per arrivare all’Inter, doveva continuare a fare un percorso fatto di gavetta”. Quello fatto adesso è un “triplo salto mortale”.
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