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Costacurta: “L’Inter ha svolto un lavoro straordinario, Lautaro è un giocatore totale, Calha è il più forte dopo Rodri”
L’ex difensore Alessandro Costacurta ha celebrato l’Inter campione d’Italia.
Alessandro Costacurta ha parlato al Corriere della Sera dell’Inter menzionando calciatori e dirigenti che lo hanno colpito particolarmente. “Credo ci sia solo da battere le mani. Oggettivamente bisogna riconoscere che hanno svolto un lavoro straordinario, vincendo con un’organizzazione di gioco incredibile”.
La similitudine
“Vorrei piuttosto sottolineare che lo scorso anno il Napoli e adesso l’Inter hanno entusiasmato, offrendo un gioco spettacolare. Un gioco bellissimo, non speculativo. Con Conte ci sono state annate in cui i bianconeri hanno primeggiato mostrando una manovra ariosa. Ma quest’anno, diciamoci la verità, era un piacere vedere l’Inter per come si muoveva in campo. Come succedeva nella scorsa stagione con il Napoli di Spalletti: quest’anno non mi sta divertendo, forse è tornato agli antichi splendori solo nel secondo tempo di Monza”.
Colui che l’ha impressionato di più
“Lautaro, per come svolge il ruolo di capitano. E’ cresciuto, è diventato altruista, un giocatore totale”.
Le sorprese
“Darmian, Acerbi, Barella hanno disputato una stagione eccezionale. La mia personale classifica di nerazzurri incisivi è formata da Lautaro, Calhanoglu e Barella”.
L’exploit del turco
“Calha è sbocciato nel nuovo ambiente. Mi viene da pensare a Davids che a Milanello faceva fatica a esprimersi e alla Juve è diventato di livello mondiale. Dopo Rodri, Calhanoglu è il centrocampista più forte in Europa”.
Tanti colpi a parametro zero
“Ci ha visto giusto ancora una volta Beppe Marotta. Lo conosco da 25 anni, entrambi arriviamo dalla zona di Varese. Ho grande simpatia per lui che già alla Sampdoria e poi alla Juventus aveva dimostrato le proprie doti. Ma qui ha individuato valori in giocatori che ai più destavano perplessità: penso a Mkhitaryan, ad esempio. Sembrava avesse già mostrato il meglio di sé e invece a Milano risulta spesso tra i migliori. Perciò davanti a Marotta giù il cappello”.
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