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Continuano le difficoltà di Taremi: c’è un motivo in particolare che gli impedisce di incidere?

Il rendimento di Taremi è ancora lontano dalle aspettative: tra errori e passività, cosa si nasconde dietro le sue difficoltà?
Nella sfida tra Inter e Lazio, valida per i quarti di finale di Coppa Italia, Inzaghi ha optato per una formazione rimaneggiata al fine di risparmiare diversi titolari che ultimamente stanno giocando quasi sempre L’attacco nerazzurro ha visto diverse rotazioni, con alcuni giocatori chiamati a dimostrare la propria affidabilità in assenza dei titolari. Una delle note più discusse è stata la prestazione di Mehdi Taremi, il cui comportamento in campo è stato sotto osservazione per l’intera durata della partita. La sua gara però è stata ben lontana dalle aspettative del club, che aveva scommesso su di lui come rinforzo importante in attacco. Noi ci siamo fatti un’idea ben precisa del problema che gli impedisce di rendere al meglio.
Difficoltà sul campo e scelte strategiche
Il Corriere dello Sport si focalizza su quanto fatto ieri dall’ex Porto: a metà primo tempo, l’iraniano ha ricoperto il ruolo di esterno destro per qualche minuto per sopperire all’infortunio di Darmian. La sua prestazione in quella zona del campo è stata segnata da errori tecnici, come la perdita di palloni pericolosi, un problema che si verifica troppo spesso anche quando gioca nella sua posizione naturale, ovvero vicino all’area avversaria. La sua passività non ha certo contribuito a migliorare la situazione, lasciando il tecnico Simone Inzaghi a riflettere su quale potrebbe essere il ruolo migliore per lui in futuro.
La reazione di Arnautovic e Correa salva il risultato
Nonostante le difficoltà di Taremi, l’Inter ha trovato risposte positive da altri giocatori. Arnautovic e Correa, infatti, sono riusciti a farsi trovare pronti nei momenti cruciali della partita. Le loro giocate hanno dato nuova vitalità all’attacco nerazzurro, portando la squadra a superare le difficoltà iniziali. La prova di Taremi, purtroppo, non ha convinto: l’iraniano, considerato al suo arrivo la scorsa estate il terzo in ordine gerarchico dietro Thuram e Lautaro, potrebbe ben presto scivolare addirittura al quinto posto.

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