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Como-Inter: Zalewski piace in più posizioni

Una prestazione sorprendente contro il Como rilancia un giocatore su cui pochi avrebbero puntato: ecco come stanno davvero le cose a pochi giorni da Monaco.
Il test contro il Como, ultimo impegno prima della finalissima di Champions League, ha dato modo a Simone Inzaghi di sperimentare alcune soluzioni tattiche meno abituali. L’Inter, dopo la grossissima chance sprecata domenica scorsa in casa contro la Lazio, ha affrontato l’ultima di campionato con una formazione rimaneggiata. Tra le note più curiose della serata, la posizione in campo di Nicola Zalewski ha destato l’attenzione di più osservatori. Non più solo esterno, ma anche trequartista accanto a Correa. Una scelta insolita, che ha prodotto risposte positive. Il polacco ha mostrato coraggio e rapidità, partecipando attivamente alla manovra offensiva e cercando spesso il fondo.
La piacevole sorpresa
Arrivato un po’ in sordina a gennaio in sostituzione di Buchanan, l’ex Roma ci ha messo pochissimo ad incidere nel mondo Inter. Inzaghi, pochi giorno dopo il suo arrivo, lo ha lanciato nei minuti finali di un derby che vedeva in svantaggio i nerazzurri: un segnale enorme di fiducia nelle sue qualità. Il polacco ha ripagato con un assist di spalla per niente banale. Nonostante un infortunio, l’esterno ha trovato abbastanza spazio ed è riuscito a convincere la società ad esercitare il riscatto.
Segnali chiari in vista del PSG
Le pagelle pubblicate dai quotidiani sportivi premiano l’atteggiamento e il dinamismo di Zalewski. La Gazzetta dello Sport assegna un 7 pieno, sottolineando l’energia trasmessa e la duttilità tattica. Il Corriere dello Sport conferma il voto, evidenziando la buona intesa con Correa nella zona centrale del campo. Anche Tuttosport sposa la linea dell’entusiasmo: “Sta benone, è sfrontato: contro il PSG può essere una carta preziosa”, si legge. Solo TMW opta per una valutazione leggermente più prudente, con un 6,5 che comunque segnala un rendimento positivo. In finale sicuramente non partirà dal primo minuto ma chissà che a gara in corso non possa essere un’arma.
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