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Como-Inter non si sottrae alle polemiche arbitrali

Anche una gara piuttosto tranquilla come quella di ieri, sta vedendo oggi polemiche per la direzione arbitrale.
Le ultime giornate di campionato sono state condizionate da diversi episodi dubbi, la stessa Inter era fino a ieri in silenzio stampa, una scelta poi motivata, in parte da Marotta. Anche la gara di ieri tra Como ed Inter non è stata da meno. La direzione arbitrale di Massa continua a far discutere, soprattutto alla luce delle valutazioni pubblicate dal Corriere dello Sport. Il quotidiano romano ha assegnato un voto insufficiente alla prestazione del direttore di gara, concentrandosi su alcuni episodi chiave che, secondo l’analisi, avrebbero dovuto ricevere un trattamento diverso.
Rosso a Reina: decisione condivisa
L’espulsione di Reina è ritenuta corretta dal Corriere dello Sport. Il portiere, in uscita su Taremi, ha commesso un fallo netto che ha portato al rosso diretto dopo l’intervento del VAR. La posizione dell’attaccante era leggermente spostata, ma la porta era completamente sguarnita e l’intervento è stato considerato falloso in modo chiaro. In questi casi, secondo il quotidiano, il rosso è quasi automatico e la decisione non lascia margini di discussione. Contestualmente, il cartellino giallo inizialmente assegnato a Zalewski è stato revocato.
Rigore non dato, scatta la polemica
A suscitare le reazioni più accese resta però la mancata concessione del rigore per il tocco di mano di Dimarco. Il Corriere dello Sport sottolinea come il gesto dell’esterno sia stato molto simile a quello estremamente discusso di Bisseck contro la Lazio. Il movimento dell’arto sinistro fuori dal corpo, ritenuto istintivo ma comunque atto a ingrandire il volume corporeo, sarebbe stato sufficiente per punire il giocatore. “Stavolta nessuno se la sente”, si legge nel commento, con una chiara allusione alla scelta di non intervenire da parte del VAR. Un metro giudicato incoerente, che ha riaperto le polemiche sulla gestione degli episodi in area.
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