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Chivu, subito un caso: “È un traditore”

Inter, scoppia il caso Chivu: l’ex difensore è stato definito “un traditore” e la reazione dei tifosi non si è fatta attendere.
Non è passato nemmeno il tempo necessario per prendere le misure con la nuova panchina, e già per Cristian Chivu si accende la polemica. Appena insediatosi come tecnico dell’Inter, l’ex difensore si ritrova nel bel mezzo di una bufera mediatica che affonda le radici in vecchie ruggini e rapporti personali mai davvero chiariti.
A riaccendere il fuoco, infatti, ci ha pensato Giovanni Becali, noto agente sportivo rumeno, che ha scelto i microfoni di DigiSport per togliersi qualche sassolino dalla scarpa. E le sue parole, inutile dirlo, hanno immediatamente fatto il giro del web.
Chivu un traditore, così viene definito
“Per me è un traditore, e io odio i traditori”, ha dichiarato Becali senza alcun filtro, lasciando intendere che la frattura tra lui e Chivu non sia recente, ma profondamente radicata. Un’accusa pesante, che arriva proprio in un momento in cui l’Inter ha bisogno di serenità e coesione attorno al suo nuovo allenatore. Tuttavia, il tema non è legato alla squadra nerazzurra, almeno non direttamente. Il riferimento è a quanto accaduto in passato e riguardanti alcune voci di un “boicottaggio” da parte di Chivu.
In molti, infatti, avevano ipotizzato che Chivu avesse volontariamente lasciato in panchina i due giocatori per motivi personali, proprio a causa dei rapporti con il loro agente. Voci insistenti, mai confermate, che adesso tornano a galla in un contesto ben più ampio, e sicuramente più esposto come quello dell’Inter.
Becali, però, ha voluto smentire questa parte della vicenda, dichiarando che non c’è mai stato alcun boicottaggio da parte di Chivu nei confronti dei suoi assistiti. Nonostante ciò, la rabbia personale nei confronti dell’ex difensore rimane palpabile, e la definizione di “traditore” pesa come un macigno.
E i tifosi? La reazione non si è fatta attendere. Sui social si è scatenata una vera e propria ondata di commenti, tra chi difende Chivu ricordando il suo passato glorioso in maglia nerazzurra e chi, invece, comincia a storcere il naso di fronte a questa partenza così turbolenta. Perché, senza ombra di dubbio, l’Inter non può permettersi di aprire un nuovo ciclo con i fantasmi del passato che bussano alla porta. L’obiettivo, infatti, è costruire un ambiente solido, ambizioso e coeso. E queste frizioni pubbliche rischiano di creare fratture ancor prima che inizi la stagione.
Ora la palla passa a Chivu. Toccherà a lui, con il lavoro quotidiano e i risultati, rimettere a posto le cose. Il campo, come sempre, resta il giudice supremo. Ma intanto, il caso è scoppiato. E in casa Inter l’atmosfera si è già fatta più pesante del previsto.
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