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Chivu stravolge la preparazione, ecco come si sta allenando l’Inter: i risultati, per ora, si vedono

Prime impressioni sul lavoro di Chivu all’Inter: tempi, ritmi, gestione del gruppo e dettagli che segnalano un nuovo corso nella preparazione.
Le prime settimane di Cristian Chivu alla guida dell’Inter stanno già lasciando qualche traccia visibile sul piano del lavoro quotidiano. Secondo La Gazzetta dello Sport, una delle differenze più chiare rispetto all’era Inzaghi riguarda la durata delle sedute in campo. Ora si superano spesso i novanta minuti, con una media di circa mezz’ora in più rispetto al recente passato. Una modifica che ha un impatto diretto anche sull’intensità del lavoro, ritenuta sensibilmente superiore rispetto a quanto accadeva nei mesi precedenti. Il nuovo responsabile della preparazione atletica, Rapetti, tornato a Milano dopo l’esperienza con Mourinho, ha impostato una linea più fisica.
Più palestra prima, colloqui personali dopo
Oltre al campo, è cambiata anche l’organizzazione delle fasi precedenti agli allenamenti. La palestra, ad esempio, è diventata una tappa fissa per tutti: si lavora prima sul corpo, per ridurre il rischio di infortuni. Una scelta che punta sulla prevenzione, senza stravolgere del tutto l’impianto ereditato dal passato. Sul piano umano, il clima nello spogliatoio resta disteso. Chivu ha saputo inserirsi senza traumi, sfruttando la base solida lasciata dal suo predecessore. Alcune dinamiche sono simili, soprattutto per quanto riguarda la sintonia generale tra tecnico e gruppo. Ma il carattere del nuovo allenatore è diverso. Preferisce un approccio individuale, fatto di dialoghi faccia a faccia, senza interventi pubblici troppo frequenti o teatrali.
Pressione più alta e primi effetti visibili
La conferma di un cambiamento tangibile è arrivata già durante il Mondiale per club. Dopo due partite opache, la terza gara — vinta nettamente sul piano fisico contro avversari molto aggressivi — ha mostrato segnali incoraggianti. Gli indicatori relativi alla pressione offensiva raccontano di una squadra che ha alzato il proprio baricentro rispetto alla media della scorsa stagione. Un dettaglio che va nella direzione voluta da Chivu. È ancora presto per trarre conclusioni, ma la strada tracciata appare chiara. Il lavoro impostato nelle prime settimane, anche se breve, ha già avuto effetti visibili. L’obiettivo è portare questo tipo di prestazione anche in Italia, confermando la crescita non solo atletica, ma anche tattica e mentale.
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