Notizie
Chivu ritocca il modulo, ma la squadra si smarrisce

Tre punti conquistati in rimonta contro l’Urawa, ma il campo conferma una serie di difficoltà che non possono più essere ignorate dallo staff tecnico.
L’Inter riesce a battere l’Urawa nella seconda gara del Mondiale per Club, portando a casa una vittoria importante per la classifica e soprattutto per il morale. La vittoria arriva solo nei minuti finali, con le reti di Lautaro Martinez e Valentin Carboni che ribaltano l’iniziale vantaggio dei giapponesi. Un successo di carattere, frutto della maggiore qualità nei singoli, che però non può cancellare quanto di brutto fatto vedere da diversi interpreti. Il risultato permette comunque ai nerazzurri di restare in corsa per il primo posto nel girone, anche se le indicazioni tecniche non sono incoraggianti.
Le scelte di Chivu non convincono
Contro il Monterrey, nella gara d’esordio, le difficoltà erano già state evidenti, ma contro l’Urawa la prestazione è stata ancora più confusa. Chivu ha provato a cambiare l’assetto iniziale, passando al 3-4-2-1 con Sebastiano Esposito e Zalewski alle spalle di Lautaro, ma l’esperimento ha funzionato poco. Il centrocampo è sembrato lento, la manovra prevedibile e l’intensità molto distante da quella ideale. Neanche l’inserimento di Luis Henrique dal primo minuto ha dato l’effetto sperato: il brasiliano ha faticato in ogni zona del campo, con un solo dribbling riuscito in tutta la gara. Non si è vista alcuna reazione concreta rispetto alla gara precedente.
Critiche feroci: serve una scossa immediata
Il Corriere dello Sport non ha fatto sconti nell’analisi del match, parlando di una squadra “ancora più involuta” rispetto al debutto e di un modulo che ha solo aumentato le incertezze. A preoccupare di più è l’impressione di un gruppo svuotato, mentalmente e fisicamente, forse stanco dopo una stagione logorante. Le assenze pesano: otto indisponibili, tra cui Pavard, fermo per l’ormai cronico problema alla caviglia. Ma la sensazione, scrive il quotidiano, è che la squadra necessiti di uno shock per ritrovare energie.
Riproduzione riservata © - NI
