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Chivu, Inter e quel segnale che fa discutere

L’addio di Inzaghi e la nuova guida tecnica stanno alimentando dubbi e reazioni forti tra gli addetti ai lavori, tra cui un ex dirigente noto.
La finale di Champions League persa in malo modo ha lasciato segni profondi nell’ambiente nerazzurro. Dopo una stagione lunga e logorante, l’uscita di scena di Simone Inzaghi ha costretto il club a prendere decisioni rapide. Il tecnico piacentino ha scelto di lasciare Milano per iniziare una nuova esperienza professionale in Arabia Saudita, accettando la proposta dell’Al-Hilal. Una scelta che ha spiazzato molti, non tanto per l’addio in sé quanto per le conseguenze che ha generato nella pianificazione del futuro. Con l’addio dell’allenatore, l’Inter si è ritrovata a un bivio in un momento delicato. La società ha quindi scelto un nome legato da tempo all’ambiente nerazzurro, ma con un curriculum ancora breve a livello di prima squadra. Una scelta che ha fatto rumore, sia per i tempi che per il profilo selezionato.
Critiche e dubbi sul nuovo corso
Cristian Chivu, fino a poche settimane fa tecnico del Parma con 13 presenze in Serie A, ha preso il posto di Inzaghi. La sua nomina ha diviso l’ambiente interista: da un lato chi vede in lui un potenziale interessante, dall’altro chi teme una mancanza di esperienza. Un giudizio critico arriva anche da Pietro Lo Monaco, intervistato da TMW Radio. L’ex dirigente del Catania ha parlato apertamente della situazione nerazzurra, definendola una fase in cui si doveva rinnovare con decisione, ma nella quale la società sembra aver agito senza una strategia chiara.
Lo scetticismo del dirigente
Secondo Lo Monaco, la nomina di Chivu non appare come il frutto di una pianificazione approfondita. “Mi sembra abbiano fatto di necessità virtù e non una scelta studiata e analizzata”, ha dichiarato. Parole che confermano quanto la mossa dell’Inter venga vista con perplessità da molti osservatori. A colpire maggiormente è l’idea che si sia scelto “quello che c’era a disposizione”, dando così un segnale preoccupante sulla capacità del club di costruire un progetto tecnico solido.
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