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Chivu guida l’Inter alla vittoria contro l’Atalanta tra tensioni e un braccialetto fastidioso
Un dietro le quinte intenso e drammatico di Atalanta-Inter alla New Balance Arena tra tensioni e strategie in campo.
La sfida tra Atalanta e Inter, disputata alla New Balance Arena di Bergamo, ha regalato emozioni e colpi di scena non solo sul campo ma anche nel dietro le quinte, come raccontato dalla nuova puntata di ‘BordoCam’ su DAZN. La partita, vinta dalla squadra guidata da Christian Chivu, è stata caratterizzata da momenti di tensione, strategie tattiche e drammatici eventi personali che hanno coinvolto i protagonisti.
Strategie e tensioni: le dinamiche in campo e a bordo campo
Una delle scene più significative è stata l’annullamento del gol di Marcus Thuram per un fuorigioco di Lautaro Martinez, lasciando Thuram visibilmente sorpreso. L’arbitro Federico La Penna è stato al centro delle polemiche, ma Chivu ha mantenuto il focus sui suoi giocatori. Durante la partita, il tecnico ha cercato di motivare i suoi uomini, in particolare Marcus Thuram, spingendolo ad attaccare la profondità. Intanto, Yann Sommer ha dato indicazioni sulla velocità del campo, mentre Yann Bisseck è stato rimproverato da Thuram per non aver servito un pallone decisivo.
La grinta di Chivu e la vittoria finale
La tensione è salita nella ripresa, con Chivu coinvolto in accese discussioni col quarto uomo Antonio Rapuano, mentre il tecnico orobico Raffaele Palladino cercava di tranquillizzare l’atmosfera. Il match ha visto il gol decisivo di Lautaro Martinez dopo un errore di Berat Djimsiti, e Thuram dalla panchina ha diretto un passaggio fondamentale a Pio Esposito. Chivu, visibilmente agitato, ha chiesto ai suoi di mantenere la posizione alta, dialogando anche in inglese con Manuel Akanji. Gli ultimi minuti sono stati di pura tensione, con il tecnico che ha rischiato un infortunio nel tentativo di evitare un contatto con Bernasconi. Alla fine, il fischio liberatorio di La Penna ha scatenato l’euforia, con l’abbraccio di squadra e Lautaro che saltava tra le braccia di Aleksandar Kolarov.
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