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Chivu cambia l’Inter: nuove idee tattiche e dubbi da risolvere

Il passaggio da Inzaghi a Chivu: il nuovo corso dell’Inter tra sfide tattiche e mercato.
L’Inter si trova in un momento di transizione, sospesa tra l’eredità lasciata da Simone Inzaghi e le nuove direttive tattiche di Cristian Chivu. La squadra deve affrontare le conseguenze di una stagione terminata con la delusione della sconfitta in finale di Champions League contro il PSG. Ci sono cambiamenti in atto, sia sul piano tattico che in termini di organico, che richiedono una riflessione approfondita per risolvere le criticità emerse e prepararsi al meglio per le prossime sfide.
Le trasformazioni tattiche di Chivu e le prime difficoltà riscontrate
Un aspetto fondamentale del nuovo corso di Cristian Chivu all’Inter riguarda il passaggio a una difesa a zona. Questa scelta tattica, che secondo Tuttosport potrebbe sembrare in controtendenza considerando che la squadra ha concesso solo due reti su palla ferma la scorsa stagione, ha provocato un dibattito tra gli analisti. Tuttavia, i recenti errori individuali hanno dimostrato la necessità di una maggiore attenzione difensiva in generale. Altri cambiamenti tattici introdotti da Chivu includono l’avvicinamento di Mkhitaryan alle punte, una mossa che ha mostrato qualche segnale positivo ma che necessita di ulteriori affinamenti. Tra i nuovi acquisti, Sucic non ha ancora convinto pienamente, diversamente da Luis Henrique, che ha mostrato spunti promettenti.
Strategie di mercato e le priorità da affrontare per il futuro dell’Inter
La sessione di calciomercato offre all’Inter l’opportunità di risolvere alcune lacune nella rosa. Una delle priorità potrebbe essere l’acquisto di un nuovo regista, in caso di partenza di Calhanoglu. Inoltre, c’è il nodo dell’attacco, complicato dall’assenza di Thuram per affaticamento. Queste questioni necessitano di una valutazione approfondita da parte della dirigenza e dello staff tecnico per mantenere competitiva la squadra. Il compito principale di Chivu resta quello di eliminare le scorie della sconfitta in Champions League e ripristinare la fiducia nei giocatori, sia dal punto di vista fisico che mentale.
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