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Chivu all’Inter, Zenga frena l’entusiasmo

Walter Zenga ha commentato la scelta dell’Inter per la panchina, analizzando le possibili difficoltà legate alla stagione che attende il nuovo allenatore.
La nuova stagione dell’Inter si avvicina e con essa iniziano a circolare le prime riflessioni sul futuro della squadra. Dopo l’addio di Simone Inzaghi, il club ha deciso di puntare su Cristian Chivu, nome già noto in casa nerazzurra per il lavoro svolto nelle varie squadre del settore giovanile. L’obiettivo resta quello di confermare quanto costruito negli ultimi anni e di mantenere alta la competitività in tutte le competizioni: c’è però un aspetto da correggere urgentemente. Con il nuovo ciclo ormai avviato, non mancano le analisi da parte di ex protagonisti del mondo nerazzurro, tra cui Walter Zenga, che ha voluto dire la sua sulla scelta tecnica fatta dalla dirigenza.
Le perplessità espresse da Zenga
Ospite di “Calciomercato L’Originale”, Zenga ha spiegato in modo chiaro quale sia secondo lui il principale interrogativo legato al profilo di Chivu. L’ex portiere dell’Inter ha parlato della gestione di un’annata ricca di impegni, sottolineando quanto possa diventare complicato affrontare competizioni di alto livello come la Champions League. Secondo Zenga, le aspettative dell’ambiente interista rendono ancora più delicato il compito del nuovo allenatore, che dovrà confrontarsi con pressioni costanti e l’obbligo di risultati. L’attenzione si concentra sulla tenuta della squadra nei momenti chiave, in un contesto dove ogni errore rischia di avere un peso decisivo.
Il confronto tra Chivu e Fabregas
Il punto centrale delle dichiarazioni di Zenga arriva nel confronto con un altro nome accostato alla panchina nerazzurra: Cesc Fabregas. L’ex portiere ha specificato che anche su di lui avrebbe fatto le stesse considerazioni sulla gestione della stagione, ma con una differenza. A detta di Zenga, Fabregas avrebbe portato un’attenzione diversa nella gestione delle dinamiche, grazie all’esperienza maturata all’estero e a una mentalità più aperta. Si tratta, ha precisato, dell’unico aspetto potenzialmente negativo che vede nella scelta di Chivu, senza mettere in discussione il suo valore.
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