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Champions League: l’Inter può veramente sognare di battere i colossi europei?
L’ex allenatore Arrigo Sacchi ha analizzato sulla Gazzetta dello Sport quanto accaduto ieri alle italiane impegnate in Champions League.
Arrigo Sacchi ha commentato senza mezzi termini la situazione delle squadre di calcio europee, concentrandosi anche sulla presenza dell’Inter tra le prime otto. L’analisi dell’ex allenatore si è soffermata sul percorso dei nerazzurri in Champions League: la squadra ha mostrato una solidità sorprendente. Sacchi non ha risparmiato complimenti, definendo l’Inter una squadra “completa, esperta, ricca di talento” e sottolineando le doti di Lautaro Martinez, autore di una tripletta contro il Monaco. A detta di Sacchi, la squadra di Simone Inzaghi ha dimostrato di poter competere ad altissimi livelli, nonostante le difficoltà che hanno caratterizzato la stagione. Non è mancata però anche ieri una nota negativa.
La lotta delle big d’Europa
L’allenatore ha poi passato in rassegna quelle che secondo lui sono state le squadre migliori della prima fase. “La squadra che mi ha impressionato maggiormente è stata senza dubbio il Liverpool”, ha detto, ma ha riconosciuto anche l’evoluzione dell’Arsenal, una squadra che ha fatto progressi evidenti sotto la guida di Arteta.
Il futuro della Champions: l’Inter in prima fila
In un panorama competitivo come quello della Champions League, Sacchi ritiene che l’Inter abbia tutte le carte in regola per arrivare fino in fondo e mettere in difficoltà le altre big. L’ex tecnico ha spiegato anche i motivi per cui ha questa convinzione. Altre grandi d’Europa hanno sofferto notevolmente. In particolare, il Real Madrid, il Manchester City e il Paris Saint-Germain, che all’inizio della competizione erano dati per favoriti, si trovano ora a dover lottare nei playoff per guadagnarsi un posto agli ottavi. Secondo Sacchi, questo rispecchia la qualità della competizione europea, dove anche le squadre più forti possono incontrare difficoltà impreviste. Il tecnico ha sottolineato come queste formazioni dovranno ora affrontare un nuovo ciclo di sfide, con l’aggravante di dover gestire le energie fisiche e psicologiche, un fattore che potrebbe compromettere il loro rendimento.
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