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Champions: come l’Inter può far male al PSG, saranno fondamentali due giocatori

Alla vigilia della finale tra Inter e PSG, Fabio Caressa ha offerto una lettura approfondita su tattica, motivazioni e lettura del momento nerazzurro.
A poche ore dalla finale di Champions League tra Inter e Paris Saint-Germain, Fabio Caressa ha commentato negli studi di Sky Sport l’attesa per il grande appuntamento di Monaco di Baviera. Il giornalista sarà la voce della partita e ha condiviso riflessioni che abbracciano aspetti tattici, psicologici e legati all’esperienza delle due squadre. Caressa ha voluto subito mettere l’accento sulla maturità acquisita dai nerazzurri: “Tanti giocatori dell’Inter questa partita l’hanno già vissuta, dopo la finale persa col City”. Il peso dell’abitudine a gestire le emozioni in notti di questo tipo potrebbe incidere. “Il PSG è una squadra ancora giovane, potrebbe risentire dell’inesperienza. I gol su palla inattiva sono un vantaggio per l’Inter, il PSG ha spesso sofferto in quelle situazioni e Donnarumma dovrà fare di più nelle uscite”.
Esperienza, confronto e motivazioni profonde
Durante l’intervento, Caressa ha anche voluto intervenire su una narrazione che ha accompagnato la stagione nerazzurra: “Il campionato lo ha vinto il Napoli, non lo ha perso l’Inter. È giusto sottolinearlo: non contano solo le ultime due giornate ma tutto il percorso. Il Napoli di Conte ha fatto qualcosa di straordinario”. Interrogato sul significato che può avere una vittoria in Champions per questa Inter, Caressa ha chiarito: “Sogno o ossessione? È giusto che non sia un’ossessione. Ma è chiaro che c’è differenza tra ‘guardarla’ e ‘alzare la coppa’. Conta anche il percorso, ma alzare quella coppa fa tutta la differenza”. Un pensiero che ribadisce il valore del traguardo e non solo del viaggio.
Il dettaglio finale che può fare la differenza
Solo nel finale dell’intervento, Caressa ha spostato l’attenzione sulle possibili chiavi tattiche della sfida, indicando zone e nomi precisi. “Il PSG è vulnerabile alle spalle dei due centrocampisti, e lì Mkhitaryan e Barella possono essere decisivi. Dumfries sarà importante per limitare Kvara, mentre Bastoni avrà un ruolo chiave. Occhio anche a Frattesi e agli inserimenti dalla panchina: oggi il calcio si vince negli ultimi 30 metri”. Un’analisi tecnica che, secondo Caressa, potrebbe svelare il punto debole del PSG e aprire un varco decisivo per l’Inter.
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