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Cerruti: “L’Inter ha vecchi difetti ma è sempre più difficile concedere attenuanti ad Inzaghi”
Il giornalista Alberto Cerruti se la prende col tecnico nerazzurro per il fatto che non riesce a correggere gli errori in cui ricade sempre la sua squadra.
Alberto Cerruti sulla Gazzetta dello Sport analizza le difficoltà dell’Inter soprattutto per quanto visto contro Bologna e Sassuolo. “L’Inter è ricaduta in fretta nel vecchio difetto di squadra sprecona, capace di buttare via i vantaggi accumulati in partita, in classifica e di conseguenza nei pronostici. Con l’aggravante che Inzaghi è alla sua terza stagione sulla panchina nerazzurra ed è sempre più difficile quindi concedergli attenuanti, perché attorno a lui e alla squadra crescono le aspettative”.
Miglioramenti nonostante tutto
“Proprio per questo motivo, non basta sottolineare che l’Inter è partita molto meglio rispetto a un campionato fa, a prescindere dal derby stravinto. Nemmeno in Champions l’Inter stava meglio, a quota 3 e non 4 come adesso, dopo una sconfitta con il Bayern Monaco e una vittoria contro il Viktoria Plzen, ma soprattutto stavolta la corsa per lo scudetto stellato non è affatto compromessa in anticipo, anche perché alla ripresa del campionato la sfida Milan-Juventus toglierà in ogni caso qualche punto a una delle due concorrenti o a entrambe”.
Pareggio che fa pensare
“Al di là di qualsiasi calcolo, è però legittima la preoccupazione dei dirigenti e dei tifosi, perché le ricadute, come l’ultimo pareggio contro il Bologna, fanno più male delle cadute, specialmente se accompagnate dagli stessi metodi nel turnover tra i vari impegni e nelle sostituzioni durante le partite. A questo proposito, grazie al successo, è passato in secondo piano il quinto cambio nella partita di Empoli, che nel finale ha lasciato l’Inter con un uomo in meno dopo l’infortunio di Arnautovic sul punteggio di 1-0, incoraggiando così le speranze dei padroni di casa. Le rimonte sono poi arrivate dal Sassuolo, che ha ribaltato lo 0-1 in 2-1, e dal Bologna, passato dallo 0-2 al 2-2. E a questo punto, quindi, deve essere Inzaghi a rimontare i nuovi dubbi che lo circondano, perché gli alibi stanno finendo”.
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