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Campionato ribaltato, spunta la verità: così l’Inter diventa campione
Due pareggi nella penultima giornata Inter e Napoli ad un punto di distacco, Campionato tutt’altro che finito però, arriva la sentenza.
Il Napoli in casa contro il Cagliari ormai salvo potrebbe cullare l’idea che, ormai, per lo scudetto sia tutto fatto nell’ultima giornata del campionato. L’ultima giornata, infatti, non dovrebbe riservare sorprese di sorta per nessuna delle squadra in corsa per un obiettivo.
Tutte hanno il destino nelle loro mani, basterà vincere la propria partita per assicurarsi lo scudetto, un posto in champions, la salvezza. Eppure per il Napoli c’è poco da stare tranquilli, per i partenopei, infatti, l’impegno con il Cagliari sarebbe tutt’altro che una semplice formalità.
Ecco perché l’Inter lo ribalta
Proprio in queste ore sta spuntando, infatti, come una sentenza, la richiesta dei tifosi sardi nei confronti della loro squadra. Un appello clamoroso ma allo stesso tempo categorico a non mollare a giocare la partita più importante dell’anno per togliere lo scudetto al Napoli. Nel calcio si sa che si innescano dinamiche dentro e fuori dal campo, ci sono tifoserie avverse da sempre e ci sono nodi che seppur appartenenti al passato prima o poi vengono al pettine.
Basta una sconfitta bruciante di qualche anno addietro, uno striscione fuoriposto, un coro che urta particolarmente la sensibilità dei tifosi avversari, per scatenare una sorta di faida, di ostilità legata al dito eni confronti di quella squadra e di quella tifoseria. Sarebbe proprio questo che sta accadendo a Cagliari con i tifosi che vogliono vendicare lo spereggio del 1997.
Il tifoso, del resto, non dimentica, non è la prima volta che si tirerebbero fuori dal cassetto “smacchi” subiti da dover vendicare ad ogni costo. Era il 15 giugno del 1997 ed in serie A si giocava lo spareggio tra Cagliari e Piacenza per la permanenza in serie A. Spereggio che, come di consuetudine, viene disputato su un campo neutrale, per evitare di favorire l’una o l’atra squadra.
Il campo scelto per quella occasione era il San Paolo di Napoli (l’attuale stadio Maradona), doveva essere un campo neutro con i tifosi del Napoli neutrali e poco interessati alla partita. In quella occasione, però, i tifosi partenopei si schierarono a favore del Piacenza, cori incessanti ed un tifo caloroso che portarono i piacentini a vincere la gara per 3 a 1 sentenziando la retrocessione del Cagliari in serie B. Per i tifosi napoletani la motivazione era legata a Bortolo Mutti allenatore el Piacenza che sembrava essere in quella fase promesso sposo per gli azzurri nella stagione successiva.
Per il Cagliari e per i suoi tifosi, però, restano indelebili le lacrime di Sandro Tovalieri, il cobra, sotto la curva con i suoi tifosi. Una ragione piuttosto valida per i cagliaritani di vendicare “l’affronto subito”. La sentenza è, dunque, decretata e i tifosi chiedono ai calciatori il massimo impegno in campo, il Napoli ed Antonio Conte sono avvertiti: “Manca la miglior partita dell’anno la prossima. Avete una responsabilità, passerete alla storia nessun risultato è più giusto di una nostra vittoria” questo il tono dei messaggi dei tifosi cagliaritani alla squadra.
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