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Calhanoglu, genio e fragilità in una notte: la stagione dell’Inter passa da lui
Il regista turco è stato croce e delizia nel big match di domenica sera contro la capolista della Serie A: c’è però la conferma di un aspetto non banale.
In una serata di luci e ombre, caratterizzata da emozioni contrastanti sul rettangolo verde di gioco, Hakan Calhanoglu si è ritagliato un ruolo da protagonista nel recente incontro che ha visto l’Inter pareggiare contro il Napoli.
Il centrocampista turco ha sia incantato che deluso, scrivendo una pagina indelebile nella sua saga personale con la squadra nerazzurra. Il suo goal, un vero capolavoro dalla distanza, aveva tutto per segnare una svolta, ma il successivo errore dal dischetto ha riportato tutti con i piedi per terra, ricordando che nello sport, come nella vita, il confine tra l’eroismo e la fallibilità è talvolta molto sottile.
Una serata di contrasti
Il match contro il Napoli è stato un’autentica montagna russa emotiva per l’ex Milan e per i tifosi nerazzurri. La squadra, alla ricerca di punti preziosi nel duello al vertice della classifica, ha trovato nel suo numero 20 una fonte di speranza, prima del ritorno alla dura realtà. Quando il destro di Calhanoglu ha scalfito la rete napoletana con una potenza di 103 km/h, tutto sembrava possibile.
Luci ed ombre
Non è un mistero che Calhanoglu sia un giocatore di notevole abilità, capace di momenti di pura magia sul campo. Il goal realizzato contro gli azzurri non fa che confermare questa sua capacità, unendo precisione e potenza in una combinazione micidiale. Tuttavia, il calcio è anche un gioco di precisione e, a volte, di fortuna. A dispetto di 19 successi consecutivi dal dischetto con la maglia dell’Inter, il centrocampista si è visto respingere il tiro dal palo in un momento cruciale della partita. Un errore che, per quanto umano, pesa nell’economia di una stagione in cui ogni punto può fare la differenza.
La precisazione
La Gazzetta dello Sport guarda il bicchiere mezzo pieno e pone l’accento sul fatto che Calhanoglu riesca ad incidere positivamente (il bolide dell’1-1) nonostante una partita non brillante. Quando c’è si vede sempre e soprattutto la sua importanza va ben oltre i rigori segnati.
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