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Calhanoglu e non solo: i veri destinatari dello sfogo di Lautaro

Tensione crescente dopo Inter-Fluminense: alcuni malumori si sono manifestati nello spogliatoio e la situazione potrebbe evolversi nei prossimi giorni.
Lo sfogo di Lautaro Martinez al termine della gara tra Inter e Fluminense non è stato frutto dell’impulso. Secondo quanto riportato oggi da La Repubblica, il capitano nerazzurro aveva accumulato frustrazione già da diverse settimane. In particolare, non avrebbe gradito alcuni atteggiamenti di Hakan Calhanoglu, in contatto con il Galatasaray, mentre lui in passato aveva rifiutato numerose offerte per restare a Milano. La sua scelta di restare fedele al progetto era stata condivisa anche da Barella e Bastoni, entrambi corteggiati prima dalla Premier e più di recente da club sauditi. Il suo malumore, dunque, si inserisce in un contesto in cui le promesse di fedeltà iniziano a scricchiolare.
Tensioni crescenti nello spogliatoio nerazzurro
Lo sfogo non ha colpito solo la stampa o i tifosi. All’interno dello spogliatoio, diversi giocatori si sarebbero sentiti tirati in ballo dalle parole del numero dieci. Tra questi, Denzel Dumfries e Yann Bisseck, entrambi nel mirino di club esteri e pronti ad ascoltare eventuali proposte. In una situazione simile si trova anche Davide Frattesi, che piace molto al Napoli. Il malcontento, quindi, rischia di allargarsi a più elementi del gruppo, andando a compromettere la tenuta interna alla vigilia di una stagione già densa di aspettative. Non si tratta solo di mercato, ma di rapporti e visioni diverse sul progetto tecnico in costruzione.
Marotta pronto a intervenire per ricostruire
Alla guida dello spogliatoio c’è ora Cristian Chivu, affiancato da Kolarov e Palombo. Saranno loro a tentare di contenere la crepa che rischia di allargarsi. La vera questione, però, riguarda le prossime mosse della dirigenza. L’uscita di Lautaro, oltre a creare un caso mediatico, potrebbe offrire un assist inaspettato a Giuseppe Marotta per ridefinire profondamente l’assetto interno. Se la situazione non dovesse rientrare, l’amministratore delegato non si opporrebbe a una separazione da alcuni elementi chiave, ma vorrebbe evitare fratture insanabili. In particolare, con Calhanoglu l’intenzione sarebbe quella di arrivare a un eventuale addio condiviso, senza le tensioni emerse nelle ultime ore.
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