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Calcagno: “La FIFA ha organizzato una competizione senza dire niente, come faranno i giocatori di Inter e Juve”
Il presidente dell’Assocalciatori Umberto Calcagno ha spiegato perché anche l’AIC è pronta ad ostracizzare la competizione a cui parteciperanno anche i nerazzurri.
L’associazione italiana calciatori (AIC) ha aderito alla causa contro la FIFA mossa dalla FIFpro per via del Mondiale per Club, Umberto Calcagno ha parlato così a TMW. “Era una cosa concordata sin dall’inizio. Abbiamo fatto riunioni che hanno coinvolto anche le associazioni delle leghe mondiali ed europee. È qualcosa che speriamo possa essere portato avanti, quantomeno anche dalle leghe europee. C’è unità d’intenti, a partire dalla volontà di preservare la salute dei calciatori: oggi anche i club, che vivono a contatto con i calciatori, stanno iniziando a capire quanto sia importante evitare questa china che pare ormai irreversibile. I dirigenti delle squadre che dovrebbero giocare questo mondiale sono molto preoccupati da questo punto di vista”.
I motivi
“La cosa che lamentiamo più di altre è che ci sia mancanza di dialogo. A livello giuridico, contestiamo il fatto che un ente, peraltro l’ente regolatore, organizzi una nuova competizione senza dire niente a nessuno. Credo che anche solo per questo, sotto il profilo strettamente legale, ci siano buone possibilità circa l’esito. Ma spero che ci si possa sedere a un tavolo, sul serio: non vogliamo passi il messaggio che i calciatori intendono ostacolare le grandi competizioni, siamo consapevoli che da lì arrivano le risorse che portano avanti il calcio”.
Troppe gare
“Penso alle ferie: i calciatori sono bravi e fortunati, fanno il lavoro più bello del mondo, ma hanno diritto anche loro a passare quattro settimane all’anno per rigenerarsi. Conviene a tutti. Già hanno perso la pausa invernale, sulla quale per inciso continuiamo a insistere: oggi si parla di togliere anche il periodo estivo. Penso ai giocatori di Inter e Juventus: mi chiedo come faranno a iniziare in tempo il campionato se avranno, come è sempre stato, le tre settimane di break. Cosa facciamo, Lautaro o Chiesa fanno ferie differenziate? Si fermano tre settimane a novembre? È una cosa ingestibile, e aggiungo un dato: il danno che hanno subito alcune società dagli infortuni è superiore agli introiti derivanti dalla partecipazione alla Champions League. Sono aspetti inevitabilmente collegati”.
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