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Bucchioni e l’aziendalismo di Inzaghi
Il giornalista Enzo Bucchioni svolge un’analisi approfondita sul lavoro di di Simone Inzaghi evidenziandone gli errori commessi.
Enzo Bucchioni su TMW dice la sua sull’operato di Simone Inzaghi all’Inter. “Su Inzaghi i dubbi fugati ieri da Marotta erano venuti durante i due mesi difficili dell’Inter e forse sono tornati a galla dopo Bologna e questo scudetto che diventa d’improvviso in salita. Il ragionamento del dirigente nerazzurro però è calcisticamente più condivisibile. […] Errori evidenziati nel non aver individuato un vice Brozovic con gli esperimenti falliti quando s’è dovuto sostituirlo, ma anche nel non completo utilizzo di una rosa ampia che ha portato ai margini alcuni giocatori che potevano essere utili come Dimarco e D’Ambrosio, sostituzioni discutibili e non solo. Se non fai sentire tutti importanti quando hai bisogno rischi di non trovare giocatori pronti. Come successo a Radu che almeno in coppa Italia o in partite con meno pressioni avrebbe dovuto giocare”.
“Ci sono poi alcuni momenti dove è mancato il carattere, la reazione non c’è stata. I dieci punti in meno rispetto all’anno scorso sono lì a testimoniare che c’è stato un rendimento insufficiente nonostante un campionato livellato in basso. L’Inter ha la rosa più forte di tutti, avrebbe dovuto fare di più. Se però dovesse arrivare lo scudetto è chiaro che coprirebbe tutti i dubbi, almeno fra i tifosi. Alla fine Marotta pensa che con una grande società alle spalle il talento di Inzaghi potrà crescere con l’esperienza. La fiducia potrà essere per lui un buon carburante. Infine, cosa da non sottovalutare, Inzaghi è un grande aziendalista e dal mercato dell’Inter non c’è da aspettarsi granché. I segnali della proprietà stanno già arrivando, il mercato dovrà essere armonizzato con i bilanci e i soldi da restituire al fondo Oaktree, facendo operazioni oculate e intelligenti come l’anno scorso. Non sono escluse uscite eccellenti. Attenti a Barella come già scritto tempo fa. Inzaghi è abituato a fare con il materiale che ha e per un dirigente non è poco avere un allenatore così”.
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