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Bisseck: “La scorsa estate potevo andare all’Eintracht Francoforte, ecco che mi hanno detto i veterani dell’Inter”
Il difensore dell’Inter Yann Bisseck ripercorre gli albori della sua carriera rivelando diversi aneddoti.
Yann Bisseck ha parlato di sé stesso e dell’Inter a Transfermarkt. “Un passaggio in Bundesliga sarebbe stato un passaggio logico dopo aver fatto una buona stagione in Danimarca. La Germania è vicina, ha senso trasferirsi lì se sei uno dei migliori della Superligaen. Mi ero convinto di ritornare a casa, se ne parlava da tempo, anche dall’inverno prima. La mia famiglia era già entrata nell’ottica che andassi all’Eintracht Francoforte, con cui mio padre aveva avuto buoni colloqui con i responsabili del club. La voce sull’Inter mi è arrivata in ritardo, ma le cose stavano procedendo meglio del previsto. Mi hanno dato belle sensazioni e, rispetto ad altri club, era disposti a pagare all’Aarhus quanto richiesto, senza cerca di negoziare. Non è stata una decisione facile ma ho semplicemente ascoltato il mio cuore”.
Il trasferimento in Danimarca
“Credevo che giocare in Danimarca fosse la mia ultima spiaggia. Ho affrontato l’esperienza in modo diverso e non posso che ringraziare l’Aarhus per avermi dato la giusta possibilità che mi era mancata negli anni precedenti e soprattutto ai fisioterapisti incontrati lì. Grazie a loro ho potuto fare un’intera stagione senza infortuni e continuare a non averne fino ad oggi. In Portogallo dopo essere finito k.o. ho iniziato a chiedermi se continuare come calciatore. Con Elias Abouchabaka, un connazionale che era come me al Vitoria, abbia parlato della possibilità di fare qualcosa altro. Trasferirsi a Berlino, prendere un appartamento insieme, studiare”.
La prima stagione in nerazzurro
“Mi avevano detto che giocare 10 partite per l’Inter sarebbe equivalso a una buona stagione. Quindi direi di sì (ha collezionato 21 presenze, ndr). Non posso lamentarmi ma non sarei stato felice se non avessi giocato. È così che deve essere un atleta. Ora voglio fare il passo successivo per la prossima stagione: giocare i big match, la Champions League. E punto gli occhi alla Nazionale”.
Diventare una colonna dell’Inter
“I veterani del club mi hanno dato la sensazione che possa diventarlo. Questo mi piace. Mi hanno parlato più di quanto mi aspettassi. Non devo nascondermi, ho qualità uniche. E l’allenatore sa quanto valgo”.
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