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Biglietti PSG-Inter: il club nerazzurro aggiorna ufficialmente la situazione

È iniziata la distribuzione dei codici per i biglietti di PSG-Inter: occhio alla comunicazione ufficiale del club nerazzurro.
La finale di Champions League ha scatenato una corsa senza precedenti tra i tifosi nerazzurri. Appena l’Inter ha aperto le richieste per i biglietti, oltre 80mila sostenitori si sono registrati tramite il canale ufficiale del club. Un numero enorme, ben superiore alla quota riservata alla società per l’evento di Monaco. L’attesa è comprensibile: si tratta della seconda finale europea in due anni, con il sogno di alzare il trofeo più prestigioso del continente. L’entusiasmo però si scontra con i numeri: la disponibilità resta estremamente limitata rispetto alla domanda, e non tutti riusciranno a ottenere un posto.
Il criterio usato per decidere a chi inviare i codici
Il club ha spiegato di aver scelto un criterio oggettivo per l’assegnazione dei codici necessari all’acquisto: premiata la fedeltà. Il sistema tiene conto del numero di anni consecutivi da abbonati o iscritti all’Inter Club. Un abbonato da dieci stagioni, per esempio, ha avuto precedenza rispetto a chi ha aderito solo negli ultimi anni. I primi codici sono partiti nella giornata di ieri verso il cluster di tifosi considerati più fedeli. Questi potranno accedere alla fase di acquisto solo nella giornata di venerdì 16 maggio, dalle ore 10 fino alle 23:59. Dopo questo termine, il codice non sarà più valido. Una scelta che prova a riconoscere la costanza nel supporto alla squadra, anche nei momenti meno brillanti.
Cosa succede a chi non ha ricevuto nulla
Lunedì 19 maggio partirà l’invio dei codici per un secondo gruppo di tifosi. Ma la frase contenuta nel comunicato ufficiale ha fatto scattare un interrogativo diffuso: “Controllate ogni giorno la vostra e-mail, perché i codici verranno inviati in caso di disponibilità residue”. Significa che, in assenza di conferme immediate, alcuni posti potrebbero rientrare in gioco in un altro momento. Non è chiaro quanti biglietti possano liberarsi, né se verrà attivata una terza ondata di invii.
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