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Biasin: “Inzaghi non è assolutamente l’impresentabile che si vuole far credere”
Il giornalista Fabrizio Biasin ha analizzato pro e contro di quanto fatto da Simone Inzaghi all’Inter finora.
Fabrizio Biasin sulle colonne di Libero ha deciso a spada tratta l’operato di Simone Inzaghi. “Simone Inzaghi è un allenatore perfetto nella misura in cui Schettino può mettersi a dare lezioni di eroismo, ma non è neppure l’impresentabile che qualcuno vuol far credere. Le otto sconfitte in campionato sono un’enormità, ma fanno impressione più per come vengono riportate che per come sono arrivate. L’Inter dell’“impresentabile” è seconda in campionato, ha vinto una Supercoppetta che è sempre meglio che non vincerla, è in semifinale di Coppa Italia e domani si godrà un sorteggio nei quarti di Champions che ad Appiano mancava da dodici anni”.
“Deve migliorare nella gestione dei 90 minuti, deve trovare alternative al suo 3-5-2 quando le partite non vanno per il verso giusto, deve crescere anche a livello di comunicazione, cosa assai importante nella micidiale era moderna del pallone. E però c’è anche tutto il resto, signori miei. C’è il lavoro di un tecnico che, piaccia o non piaccia, produce buon calcio, un tecnico il cui gioco nel novembre e dicembre del 2021 ha portato gli stessi che ora lo massacrano a scrivere «è questa l’Inter più bella di sempre?». […] L’altra sera a Porto l’Inter non ha giocato una partita esteticamente bella, ma una partita con i controcazzi decisamente sì. E chi è sceso in campo ha risposto con i fatti a coloro che «lo spogliatoio va per i fatti suoi». Balle, lo spogliatoio è unito, imperfetto ma affatto rassegnato. Ecco perché «l’Inter è allo sbando» (multicit.) è una sentenza inaccettabile, ecco perché la rabbia – trattenuta ma tangibile – di Inzaghi dell’altra sera è giustificata: criticare è legittimo, massacrare è pratica barbara e tipica della moderna comunicazione. Ha fatto bene Inzaghi a mostrare i denti“.
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