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Bayern Monaco-Inter, le pagelle della Gazzetta dello Sport: c’è anche un bocciato

L’Inter sbanca l’Allianz Arena ma nonostante ciò non per tutti è stata una notte da sogno.
La notte dell’Allianz Arena ha regalato all’Inter una delle sue pagine più memorabili in Champions League. La vittoria in casa del Bayern Monaco, nell’andata dei quarti di finale, ha un peso specifico enorme, non solo per il valore dell’avversario, ma per il modo in cui è maturata. La squadra di Inzaghi ha mostrato una solidità mentale e tecnica notevole, specie dopo quanto accaduto a Parma. L’Inter ha risposto colpo su colpo, senza timori reverenziali, lasciando il segno in una delle roccaforti del calcio mondiale. Il primo tempo è stato dominato tatticamente, con linee corte, raddoppi puntuali e una pressione alta che ha mandato in tilt i registi bavaresi. L’allenatore è soddisfatto ma non totalmente.
Top assoluti: Barella, Lautaro e Frattesi da urlo
La Gazzetta dello Sport ha pubblicato come di consueto le pagelle. Nel marasma di duelli fisici e scambi veloci, a spiccare è stata la prestazione clamorosa di Nicolò Barella. Il suo 8 è la sintesi di una partita vissuta da protagonista assoluto: onnipresente, lucido, ispirato. Ogni pallone toccato sembrava trasformarsi in qualcosa di utile. Alle sue spalle, ma non troppo lontano, Lautaro Martinez. L’attaccante argentino ha aperto le marcature con un gol pesantissimo, di quelli che lasciano il segno nella memoria dei tifosi. La sua pericolosità costante ha tenuto in ansia tutta la retroguardia tedesca. Frattesi, autore del secondo gol, ha chiuso una settimana molto delicata con una rete dal forte significato personale, festeggiata con emozione. Anche i difensori hanno retto con ordine: Acerbi è stato granitico, Carlos Augusto brillante nelle letture e nei due assist, solido Sommer.
Inzaghi magistrale, un bocciato rischia di rovinare il finale
Quando si vince in trasferta su un campo simile, gran parte del merito ricade inevitabilmente sull’allenatore. Simone Inzaghi ha preparato la sfida con intelligenza, dosando le energie nelle gare precedenti e scegliendo gli uomini giusti al momento giusto. Il suo 8 in pagella è la consacrazione di un tecnico ormai pienamente calato nella dimensione europea. Tutto perfetto, dunque? Non del tutto. A rovinare parzialmente la festa nerazzurra è stato l’ingresso di Bisseck, giudicato il peggiore in campo con un 5: entrato con troppa leggerezza, ha commesso l’errore decisivo in occasione del gol del Bayern, perdendo Laimer sulla fascia e permettendo il cross per l’1-1. Una disattenzione che pesa, ma che non cancella l’impresa. Monaco è nerazzurra, almeno per una notte.

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