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Bava: “Oaktree ha interesse a mantenere l’Inter competitiva ma c’è un rischio”
Il docente all’Università di Torino Fabrizio Bava ha fatto luce sui possibili scenari che possono avverarsi dopo il possibile cambio di proprietà del club nerazzurro.
Fabrizio Bava sul suo blog ha detto la sua su quello che può succedere all’Inter se diventasse, come sembra, di proprietà del fondo Oaktree. “Al momento, quello più probabile è il cambio di proprietà. A mio parere, la soluzione più razionale, sarebbe la concessione a Zhang di un tempo tecnico finalizzato alla cessione del club, così da consentire a Oaktree di incassare l’extra 20%. Sarebbe comunque una sconfitta per Zhang, che rischierebbe di cedere il club a condizioni peggiori di quelle che avrebbe ottenuto decidendo di cedere il club per tempo. Ma allora cosa rischia l’Inter? Nulla perché ci sarà solo un cambio di proprietà? Di essere ‘smantellata’ perché Oaktree vorrà fare cassa e cederà i gioielli? Direi nessuna delle due”.
La rassicurazione
“Qualche rischio c’è. Non mi riferisco allo smantellamento della squadra per fare cassa, come auspicato dai tifosi più rancorosi verso l’Inter, che sarebbe irrazionale da parte di un fondo (che per natura irrazionale non è), in quanto il club vale molto di più da competitivo. Da alcuni anni il club ha intrapreso un percorso di risanamento che ha prodotto dei risultati. Modificare la strategia, adottando per intenderci una politica di azzeramento del debito stile Milan, rischierebbe di compromettere la competitività sportiva e richiederebbe molto tempo (senza considerare che Oaktree ha già dei suoi rappresentanti nell’attuale CdA). A meno che Oaktree sia disponibile a tenere l’asset Inter per tre-quattro anni prima di cedere”.
Il possibile rischio
“Per prima cosa il cambiamento della proprietà rappresenta, di per sé, un fattore di rischio […] Nell’immediato il principale rischio è quello di una battaglia legale che, anche se riguarderebbero Zhang da una parte e Oaktree dall’altra (e non l’Inter che nel mentre sarebbe diventata di proprietà di Oaktree), potrebbero quantomeno nell’immediato bloccare o ostacolare il processo decisionale. Potrebbero nascere problemi nei consigli di amministrazione e nelle assemblee, tali da bloccare i processi decisionali, con conseguenti riflessi sul mercato e sui rinnovi contrattuali. Alcuni giocatori preoccupati potrebbero chiedere di essere ceduti”.
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