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Bastoni: “Voglio il Triplete come Materazzi”
Il difensore top dell’Inter si confessa ai microfoni di Dazn. Tra presente, idoli e futuro. Le sue parole.
Ai microfoni di Diletta Leotta per DAZN nel format ‘Day Off’, Alessandro Bastoni ha affrontato i temi della stagione, evidenziando alcune tappe fondamentali del suo percorso.
È vero che con le figurine hai imparato un sacco di parole e numeri?
“Ho fatto praticamente licenziare la donna delle pulizie dei miei genitori perché mentre stirava le raccontavo l’album a memoria, con tutte le statistiche. Doveva scorrere tutte le pagine. Alla fine non si è licenziata (sorride, ndr)”.
Ormai storica l’immagine di tua madre che ti pulisce la bocca dopo aver mangiato alla festa scudetto dell’Inter a margine del match con l’Udinese.
“Si scusa tutt’ora per quel gesto, per la figura che mi ha fatto fare… Non mi aspettavo che le telecamere fossero ancora lì visto che la partita era finita da tempo, e invece presi in pieno. Ma non mi vergogno. I bei rapporti vanno mantenuti, soprattutto con i genitori”.
Tua mamma ti segue spesso?
“È molto ansiosa, guarda le partite in replica, non riesce a vedere le partite né allo stadio né a casa in tv. Spesso la mette con il volume altro e va in giro per casa a fare le faccende”.
Arriva il turno dell’immagine di Sergio Ramos…
“È il mio idolo, quello che seguo più di tutti in assoluto come carattere, giocatore, personalità. Ambisco a diventare come lui, è uno dei miei idoli e per il mio compleanno tramite il mio procuratore Tinti ho avuto la sua maglia firmata e scambiato qualche parola su Instagram””
Tocca alla figurina di Materazzi.
“Penso subito alla Nazionale, alla grande finale ai Mondiali che ci ha fatto vincere. Lui è un ragazzo splendido, lo sento e lo vedo anche spesso, mi dà consigli ed è interista fino al midollo. Ha l’interismo dentro di sé, è un grande punto di riferimento per me. Il Triplete? Proverò a copiarlo, speriamo di riuscirci“.
Che cosa rappresenta per te il leone? Tu sei un leone in campo…
“Ho sempre vissuto il calcio in una maniera particolare. So quanto i tifosi ci tengano, so quanto la gente sia legata a questo sport. Ovviamente lo sono anche io, vivo per il calcio, ma allo stesso tempo penso che le cose importanti e fondamentali nella vita siano altre. Lo stare bene, in salute, le amicizie che si coltivano sono molto importanti. Quando vengono a mancare queste, tutto passa in secondo piano. Mi piace pensare di avere questa doppia personalità tra quando sono in campo e quando sono fuori dal campo”.
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