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Barcellona-Inter, qualcosa non torna: perché c’è ancora chi crede nel colpo a sorpresa?

Non c’è bisogno di nasconderlo: i nerazzurri arrivano male alla semifinale di andata di stasera contro i catalani.
Tre sconfitte di fila, tre crolli che hanno lasciato il segno. Bologna, Milan e Roma hanno strappato via certezze e fiducia a un’Inter che oggi si trova con le spalle al muro proprio nel momento più importante. Nel giorno dell’andata di semifinale contro il Barcellona, La Gazzetta dello Sport parla chiaro: il primo compito di Simone Inzaghi non è solo tecnico, ma psicologico. Serve togliere rassegnazione dagli occhi dei giocatori e ricostruire una mentalità da battaglia. Una missione complicata, considerando il contesto e la forza dell’avversario, ma obbligatoria se si vuole mantenere viva l’ultima speranza di gloria. La squadra non può permettersi un’altra notte grigia. In tutto ciò i nerazzurri stanno facendo i conti con le condizioni non al top di quello che al momento è uno dei loro uomini migliori.
Il Barcellona ha un punto debole
Alla vigilia del match, il pronostico sembra chiuso. Il Barcellona arriva alla gara dopo aver vinto la Coppa del Re battendo il Real Madrid 3-2 ai supplementari, mentre l’Inter è in piena crisi. Ma il calcio, spesso, sorprende. L’eventuale eccesso di fiducia da parte degli spagnoli potrebbe aprire uno spiraglio inatteso. La squadra di Flick è giovane, veloce, brillante, ma non perfetta. Dietro i blaugrana concedono. La linea difensiva si scopre con facilità quando attaccata con ordine e verticalità. E se l’Inter dovesse ritrovare quella solidità vista a Monaco nei quarti di Champions, nulla sarebbe impossibile.
Una sfida tra due anime diverse
Il vero punto è capire quale Inter scenderà in campo. Quella vista nelle ultime settimane è sembrata scarica, quasi svuotata, incapace di reagire nei momenti chiave. Contro il Barcellona servirà ben altro. Come scrive La Gazzetta dello Sport, la speranza è tutta lì: che la Champions sappia risvegliare l’altra versione della squadra. L’Inter europea è apparsa più feroce, più lucida, meno impaurita rispetto a quella del campionato. E oggi serve proprio questa testa, capace di spingere oltre la stanchezza e di cancellare, almeno per una sera, le delusioni recenti. L’ultima carta resta la suggestione di una notte diversa, in cui tutto può accadere se si trova il coraggio di crederci davvero.

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