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Arresti ultras: evidenziato un aspetto di cui la società non può andare per nulla fiera
La notizia del giorno interessa solo in parte il club nerazzurro e riguarda i fermi di diversi esponenti della parte calda del tifo.
Il calcio italiano si è svegliato scosso dalle ultime notizie di cronaca: sono stati arrestati 19 esponenti delle curve di Inter e Milan ma pian piano emergono ulteriori dettagli sui motivi che hanno portato a queste misure.
Le conseguenze delle indagini
Le rivelazioni emerse dall’ordinanza del GIP hanno portato all’esecuzione di 19 misure cautelari, indirizzate a smantellare le reti di illeciti costruite non solo all’interno della tifoseria interista ma anche di quella milanista. In questo contesto, la minaccia di un’assenza della Curva Nord dagli stadi, in particolare durante le cruciali finali di Champions League e Coppa Italia, è emersa come l’estremo tentativo di pressione per ottenere concessioni dalla società.
Affari illeciti e pressioni indebite
Al centro dell’inchiesta emerge con prepotenza l’attività di bagarinaggio, pratica molesta e illegale, soprattutto nel contesto degli eventi sportivi di rilievo come la finale di Champions League. Secondo quanto emerso, i capi della Curva Nord avrebbero pianificato di realizzare significativi profitti illeciti attraverso la vendita di ben 1500 biglietti, una quantità di molto superiore ai 800 effettivamente messi a disposizione dalla società per la curva. Di fronte a questa limitazione, non sono mancate forti pressioni nei confronti di figure chiave all’interno dell’Inter, dallo Slo (Supporter Liaison Officer) Claudio Sala, a ex calciatori e dirigenti di spicco, fino ad arrivare all’allenatore della squadra, Simone Inzaghi.
Le conseguenze
L’inchiesta, che al momento non vede indagati tra i dirigenti dell’Inter, si configura come un capitolato oscuro.
La sudditanza
Il fulcro di questa vicenda si annida nel rapporto tra la dirigenza dell’Inter e i capi della Curva Nord, rivelatosi essere problematico e compromettente. Il giudice per le indagini preliminari di Milano, Domenico Santoro, ha evidenziato come, negli anni 2019 e 2020, la società interista finisse per facilitare, seppur malvolentieri, le attività illecite portate avanti dagli esponenti di quest’ultima.
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