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Antonello: “San Siro ha il 3% di hospitality mentre la media europea è del 18%, su Rozzano lavoreremo per una proroga”
Il CEO Corporate dell’Inter Alessandro Antonello ha aggiornato la situazione relativa ai progetti per il nuovo stadio nerazzurro.
A margine di un evento tenutosi a Milano Alessandro Antonello ha parlato di San Siro e delle idee dell’Inter riguardo il nuovo stadio. “Noi non mettiamo paletti, l’impianto di San Siro è un impianto datato e di conseguenza ci sono delle cose che non possono non essere affrontate. Si è parlato di accessibilità, dove oggi accedere a San Siro non è così semplice soprattutto per persone con disabilità. Si è parlato di corporate hospitality, visto che oggi abbiamo solo il 3% di hospitality rispetto alla media degli stadi europei che è del 18%. Dobbiamo pensare a come dare dei servizi al secondo e al terzo anello, oggi completamente assenti, e quando parlo di servizi intendo bar e anche possibilità di ristoro. Ci sono parecchi temi che vanno affrontati. Se tutti questi saranno adottati nel piano di WeBuild lo vedremo da qui a giugno”.
Prossime mosse
“Tempi per lavori per cerimonia inaugurale di Milano-Cortina? A questo punto dovremo attendere l’analisi di WeBuild, poi capire che tipo di intervento sarà. È chiaro che da qui al 2026 probabilmente, se gli interventi si potranno fare, saranno minimali e quindi non ci saranno problemi per garantire la cerimonia nel febbraio 2026. Lavori partiranno dopo? Molto probabilmente sì”.
Due opzioni
“Rozzano o San Siro? Noi stiamo lavorando su Rozzano che è il piano effettivo su cui ci siamo impegnati e per cui stiamo discutendo con la proprietà Cabassi. Abbiamo una opzione fino a fine aprile e su quello ci concentriamo, lavoreremo per una proroga. Rimaniamo in attesa della proposta di WeBuild che arriverà non prima di giugno quindi oggi non ci sono alternative se non continuare a lavorare su Rozzano”.
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