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Andrea Ranocchia racconta le sue sfide all’Inter tra difficoltà e vittorie
Andrea Ranocchia riflette sulla sua carriera all’Inter, tra momenti difficili e la gioia del trionfo, condividendo esperienze e sfide personali.
Andrea Ranocchia, ex difensore dell’Inter, ha condiviso riflessioni profonde sulla sua carriera in un’intervista al Corriere della Sera. Arrivato in un momento cruciale per il club, subito dopo il trionfo del Triplete, Ranocchia ha avuto l’opportunità di lavorare con leggende come Zanetti, Materazzi, Chivu e Stankovic. L’ex difensore parla con affetto dell’attuale allenatore dell’Inter, Christian Chivu, sottolineando la sua attenzione umana verso i giocatori, un aspetto che ritiene fondamentale per il successo di una squadra.
Momenti cruciali e decisioni difficili: il peso della fascia da capitano
Nel 2014, Ranocchia si trovò di fronte a una decisione cruciale: rinnovare con l’Inter o accettare l’offerta della Juventus, fortemente voluta da Antonio Conte. Alla fine, fu un consiglio di Stankovic a far pendere l’ago della bilancia verso l’Inter. “Se vinci uno scudetto con l’Inter il tifoso si ricorderà di te per sempre”, gli disse il serbo, evidenziando quanto un successo nerazzurro sia speciale. Ranocchia accettò la sfida e con essa la responsabilità di diventare capitano, un ruolo che definisce “una responsabilità enorme”. Questo periodo non fu privo di difficoltà: le critiche dei tifosi e la perdita della fascia da capitano a favore di Icardi furono momenti particolarmente duri che misero alla prova la sua autostima.
Il sostegno di Spalletti e la guida di Conte: un viaggio verso lo scudetto
Il cammino di Ranocchia all’Inter conobbe una svolta positiva grazie all’arrivo di Luciano Spalletti, che lo difese pubblicamente da un tifoso durante un ritiro. “Gli sarò sempre grato”, afferma Ranocchia, sottolineando come Spalletti sia stato il primo a offrirgli protezione dopo anni di critiche. Con l’avvento di Antonio Conte, definito il suo “padre calcistico”, Ranocchia trovò un allenatore esigente ma vincente. La vittoria dello scudetto con Conte fu un momento di grande soddisfazione personale per Ranocchia, che vi vide concretizzarsi anni di cambiamenti e sofferenze. “L’ho sentito mio”, dice, riconoscendo l’importanza di quel successo nella sua carriera. Oggi, Ranocchia vede un’Inter determinata a lottare fino alla fine per il titolo e a essere protagonista in Champions League, dimostrando come il club abbia trasformato le difficoltà passate in un punto di forza.
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