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Affamata e spietata: è l’Inter 2.0 di Inzaghi
La vittoria contro la Roma ha tolto il velo alla nuova fuoriserie di Inzaghi. Scudetto più vicino e futuro luminoso.
Che spettacolo a San Siro! È giusto iniziare dalla splendida cornice di pubblico che ha accompagnato e spinto i nerazzurri. Il popolo interista c’è sempre, a maggior ragione quando l’obiettivo si avvicina. Nella serata del ritorno a casa di José Mourinho, l’Inter ha ribadito quel gap tecnico e di mentalità che ancora sussiste nel confronto con i giallorossi. Un dominio diverso da quello della gara d’andata ma una gestione della partita praticamente perfetta.
Un’Inter affamata e spietata. Una squadra in fiducia che riesce a colpire in tanti modi. Il taglio profondo di Dumfries per l’1-0 è soltanto una delle opzioni offensive. Brozovic che dribbla e segna come un attaccante, un Calhanoglu finalmente leader tecnico del centrocampo e un Barella da clonare sono soltanto alcuni punti di riferimento essenziali di questa Inter. A prescindere dagli interpreti (parliamo di giocatori di alto livello) il collettivo funziona e si muove all’unisono. Inzaghi ha capito che non si può attaccare a testa bassa per 90 minuti ma che ci sono anche gli avversari. Questa Roma è troppo incompleta per dare fastidio a un’Inter lanciata verso il titolo. Stasera tocca al Milan: una vittoria dei rossoneri renderebbe ancora più entusiasmante un finale thriller.
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