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Acerbi: “Mi sento vecchietto ma solo per l’età, cerco di dare il giusto esempio mettendomi sempre in discussione”
Il difensore dell’Inter Francesco Acerbi ha espresso il suo parere sul rapporto tra nazionali e squadre di club.
Francesco Acerbi ha parlato in conferenza stampa dal ritiro della nazionale: “Indossare la maglia dell’Italia deve essere sempre un onore, un privilegio. Spalletti ha parlato di attaccamento alla maglia ed è giusto, rappresentiamo una intera nazione. Il comportamento deve essere esemplare qua come nei club, per rispetto per noi stessi e per tutti serve un comportamento esemplare e questo è ciò che vuole il mister. E’ giusto. L’aria che si respira è molto serena, l’ambiente è tranquillo. Il nuovo mister ha i suoi concetti e siamo qui per eseguirli”.
Incognita infortuni
“Noi non vogliamo farci male, così come non vogliono i club. Venire in Nazionale deve essere qualcosa che tutti sognano, non deve essere qualcosa in più. Deve essere voglia di ambire a qualcosa che va oltre, tutti vorrebbero giocatore per la nazionale italiana. Il minimo dolorino si può sopportare, poi se il giocatore stesso ha paura di farsi male meglio non convocarlo… Dipende anche dal calciatore, se uno ha paura di farsi male ha molte più probabilità di infortunarsi”.
Leader
“Sono uno che parla abbastanza in campo, cerco di aiutare i miei compagni. Cerco di mettere ordine quando è necessario, parlo quando è il momento giusto. Mi sento ancora bene mentalmente, anche fisicamente. Ovviamente cerco di dare una mano ai miei compagni: mi sento vecchietto solo per l’età, cerco di dare l’esempio con la voglia di fare e di mettermi sempre in discussione. Non sempre bisogna per forza parlare, ma fare i fatti”.
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