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A Milano regna l’euforia, piovono milioni per l’Inter: c’è la data

L’attesa è finalmente finita: in arrivo sviluppi concreti. Ufficializzata la data, la svolta per l’Inter si avvicina
Milano torna a respirare entusiasmo sul fronte nerazzurro. Dopo settimane difficili segnate da incertezze legate al futuro, ora qualcosa si muove. Il clima in città è cambiato, e l’Inter è pronta a cogliere un’opportunità fondamentale che potrebbe cambiare per sempre il proprio destino. L’euforia cresce, perché l’attesa è finita: la data di svolta si avvicina.
Ora c’è finalmente una data. Una scadenza precisa, concreta, che può segnare l’inizio di una nuova fase per l’Inter. Non più promesse vaghe o tempi indefiniti. Una scadenza attorno a cui ruotano le prossime mosse del futuro nerazzurro.
Fissata la data, nuovi sviluppi per il futuro dell’Inter
Dopo essere rimasto coinvolto nell’inchiesta sull’urbanistica nella città, il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, è intervenuto in Consiglio comunale per fare chiarezza sull’inchiesta della Procura che lo vede indagato in merito alla gestione dell’urbanistica cittadina.
“Tutto ciò che ho fatto nell’arco delle due sindacature in cui mi è stato dato l’onere e l’onore di essere sindaco di Milano si è sempre ed esclusivamente basato su ciò che ritengo essere l’interesse dei cittadini e delle cittadine”, ha dichiarato Sala, assicurando di aver sempre agito con trasparenza e correttezza. “In tutto ciò che ho fatto nel mio mestiere di sindaco – ha assicurato – non esiste una singola azione che possa essere attribuita al mio personale vantaggio. Le mie mani sono pulite“
Il primo cittadino ha ammesso di aver pensato seriamente alle dimissioni, ma ha sottolineato la volontà di andare avanti e di continuare a lavorare per la città. Tra i temi affrontati durante il suo intervento, anche la questione del nuovo stadio di San Siro: “Da settembre riprenderemo il percorso consiliare per la cessione dell’impianto e la realizzazione del nuovo stadio, con l’obiettivo di rispettare i tempi necessari al progetto”.
Il rinvio a settembre getta nuove ombre sul futuro del progetto, alimentando incertezze e tensioni. All’orizzonte incombe una scadenza delicata: il prossimo 10 novembre entrerà in vigore il vincolo dei 70 anni sul secondo anello dello stadio Meazza. Da quel momento, la struttura verrà ufficialmente considerata di interesse culturale e non potrà più essere demolita, come invece previsto nei piani iniziali di Inter e Milan. Riuscire a rispettare i tempi si presenta dunque come una corsa contro il tempo, tutt’altro che scontata.
Nel frattempo, è arrivata l’ufficialità delle dimissioni dell’assessore all’urbanistica Giancarlo Tancredi, anch’egli coinvolto nell’indagine e per il quale la Procura ha avanzato richiesta di misure cautelari.
La vicenda resta dunque aperta e l’attenzione della città è alta, soprattutto in vista delle prossime settimane, cruciali per il futuro di un progetto strategico come quello dello stadio di San Siro.
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