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L’Italia attende il sorteggio per i playoff Mondiali e Capello riflette sulle difficoltà della squadra
Analisi dei playoff mondiali per l’Italia: il ruolo di Gattuso e le sfide future della Nazionale alla luce delle recenti prestazioni.
Oggi, la preparazione per i playoff dei Mondiali è al centro dell’attenzione del calcio italiano. Gli azzurri non partecipano alla competizione dal 2014, e l’attesa per il sorteggio è palpabile. Fabio Capello, famoso allenatore e commentatore del calcio, ha condiviso le sue riflessioni con la Gazzetta dello Sport sul percorso che attende l’Italia. La guida della Nazionale è stata recentemente affidata a Gennaro Gattuso, che ha cercato di infondere nuovo spirito alla squadra dopo alcune prestazioni altalenanti nel girone.
La sfida di Gattuso: spirito e convinzione nella squadra azzurra
Secondo Capello, Gattuso ha avuto il merito di portare alcune vittorie cruciali dopo le prime due partite del girone, nonostante la mancanza di un gioco spettacolare o di una forte personalità in campo. La sconfitta contro la Norvegia ha lasciato un segno evidente nei giocatori, ma Gattuso ha cercato di risollevare il morale del gruppo. Capello sottolinea che convincere i giocatori della loro forza è fondamentale per affrontare i playoff con successo. La Norvegia, con il suo fenomeno Haaland, ha mostrato una qualità di squadra che l’Italia dovrebbe tenere come riferimento.
Il futuro della Nazionale: tra illusioni e necessità di una nuova mentalità
Capello ritiene che la vittoria all’Europeo 2021 con Mancini sia stata un’illusione che ha mascherato problemi più profondi. Non qualificarsi per il terzo Mondiale consecutivo sarebbe un colpo durissimo per l’Italia. La mancanza di giocatori di qualità provenienti dai club storicamente forti come Juventus e Milan rappresenta un problema evidente. La necessità di creare una mentalità di gruppo è cruciale, ma difficile da realizzare in una squadra frammentata. Capello preferirebbe affrontare la Macedonia nei playoff, vedendola come un’opportunità di rivincita dopo l’esperienza del 2022. La costruzione di un gruppo solido, che storicamente ha caratterizzato le vittorie italiane nei grandi tornei, è l’obiettivo da raggiungere per tornare competitivi a livello mondiale.
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