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Gianluca Pagliuca non si è mai ripreso dalla sconfitta ai rigori di Pasadena
Gianluca Pagliuca riflette sul passato: tra i ricordi indelebili con Sampdoria e Inter, le occasioni mancate e l’ammirazione per Ronaldo
In una recente intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, Gianluca Pagliuca, iconico portiere della Sampdoria e dell’Inter, ha condiviso memorie intense e riflessioni sulla sua carriera. Tra i tanti temi affrontati, Pagliuca ha ricordato alcuni momenti cruciali che hanno segnato il suo percorso calcistico. Dalla gloriosa stagione con la Sampdoria fino agli anni trascorsi con i nerazzurri, l’ex portiere ha raccontato con passione le sue esperienze, offrendo uno sguardo intimo su ciò che significa vivere in prima persona le grandi emozioni del calcio italiano.
Il ricordo amaro dello scudetto sfumato e la “ferita” delle finali perse
Tra i ricordi più vividi di Pagliuca c’è quello della stagione con la Sampdoria, culminata con la vittoria dello scudetto. Nonostante il trionfo, resta una ferita aperta per la finale di Coppa dei Campioni persa contro il Barcellona. “Ce la saremmo meritata”, ha affermato Pagliuca, sottolineando come quella sconfitta rappresenti un rimpianto che lo accompagna ancora oggi. Ma la delusione non si ferma lì: due anni dopo, la sconfitta ai rigori nella finale del Mondiale di Pasadena continua a tormentarlo. “Mi sveglio la notte e mi dico ‘Buttati a destra!’”, rivela l’ex portiere, ricordando come la coppa fosse a un passo, ma irraggiungibile.
L’esperienza all’Inter, le polemiche del ’98 e l’incontro con “Il Fenomeno”
Il passaggio all’Inter nel 1994 segna un nuovo capitolo della carriera di Pagliuca. Con i nerazzurri, nonostante i successi limitati a una Coppa Uefa, l’ex portiere sente che la squadra meritasse di più. Il campionato del ’98 resta un ricordo doloroso per Pagliuca, che denuncia i torti subiti, in particolare il famoso fallo di Iuliano su Ronaldo. “Mi hanno tolto uno scudetto”, afferma con amarezza. Tuttavia, tra i momenti positivi, spicca l’incontro con Ronaldo, che Pagliuca descrive come “il giocatore più forte” che abbia mai visto. Nonostante le offerte di trasferimento, come quella dal Manchester United di Alex Ferguson, Pagliuca rimase all’Inter, attratto dalla presenza del Fenomeno e dalla passione del presidente Moratti. In quegli anni, la Serie A era il centro del calcio mondiale, un’epoca d’oro che Pagliuca ricorda con grande affetto.
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