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L’Inter chiude il bilancio in attivo per la prima volta nella sua storia
Il futuro dello stadio Meazza e il bilancio in attivo: l’Inter di Beppe Marotta e le sue strategie per crescere nel calcio moderno.
Durante il Football Business Forum, tenutosi presso la SDA Bocconi a Milano, il presidente dell’Inter, Beppe Marotta, ha analizzato alcuni temi cruciali per il futuro del club e del calcio italiano. In un contesto di grande evoluzione per il calcio mondiale, le dichiarazioni di Marotta offrono uno sguardo dettagliato sulle sfide e le opportunità che il club nerazzurro sta affrontando. Uno degli argomenti principali è stato l’acquisizione dello stadio Meazza da parte di Inter e Milan, un passo significativo per la città di Milano e per il sistema sportivo italiano.
Un nuovo stadio per Milano: l’accordo storico e le sfide burocratiche
L’acquisto dello stadio Meazza rappresenta un risultato storico per Inter e Milan, un passo cruciale verso la modernizzazione delle infrastrutture calcistiche italiane. Marotta ha sottolineato come questo accordo costituisca un’importante opportunità per adeguare lo stadio ai bisogni moderni del calcio. ‘Perseveranza è la parola giusta’, ha affermato, riferendosi alla necessità di superare la lentezza burocratica che caratterizza il sistema italiano. L’obiettivo è quello di avere un nuovo stadio entro cinque anni, in tempo per gli Europei del 2032. Marotta ha criticato la lentezza con cui l’Italia si è mossa rispetto ad altri paesi europei, dove sono stati investiti miliardi di euro in nuove strutture.
Bilancio in attivo e nuovi modelli di gestione del calcio
Un altro punto focale delle dichiarazioni di Marotta è stato l’eccezionale risultato economico raggiunto dall’Inter, che ha chiuso il suo bilancio in attivo per la prima volta nella storia del club. Questo successo è il frutto della visione strategica della proprietà, che ha saputo valorizzare il management esistente senza stravolgerlo. Marotta ha evidenziato l’importanza della competenza e della delega all’interno del club, sottolineando che i successi sportivi sono essenziali per raggiungere risultati economici positivi. Ha inoltre menzionato il cambiamento del modello di riferimento nel mondo del calcio, passato dal mecenatismo alle proprietà straniere. Marotta ha concluso affermando che ‘l’equazione chi più spende, più vince non è vera’, ribadendo l’importanza di seguire l’innovazione e di adattarsi ai nuovi scenari del calcio mondiale.
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