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Spunta la prova tv: “Cinque giornate di squalifica per Lautaro”
Il carattere di Lautaro Martinez non può certo definirsi pacato e remissivo. La prova TV dopo Napoli-Inter rischia di compromettere la stagione dell’Inter.
È stata una partita ad alta tensione, quella tra Napoli e Inter, e non solo per la posta in palio. Al Diego Armando Maradona, i campioni d’Italia hanno piegato 3-1 la squadra di Cristian Chivu, riprendendosi il primato in classifica dopo una settimana segnata dalle critiche e dal ko europeo contro il PSV Eindhoven. Un successo che porta la firma di Antonio Conte, capace di restituire compattezza e fame al gruppo, ma anche di infiammare gli animi in una gara che ha avuto momenti di vero cortocircuito emotivo. Il primo tempo ha offerto ritmo, intensità e qualche colpo di scena. Kevin De Bruyne, prima di uscire per infortunio, aveva sbloccato la sfida dal dischetto, ma il vantaggio non ha placato il nervosismo.
L’Inter, reduce da sette vittorie consecutive tra campionato e coppe, è apparsa tesa, quasi insofferente, e l’episodio chiave è arrivato al 61’: un contrasto tra Denzel Dumfries e Mathias Olivera, una caduta accentuata e la reazione furiosa di Conte, che dalla panchina ha invitato l’esterno nerazzurro a rialzarsi. È lì che Lautaro Martinez, ex allievo del tecnico ai tempi interisti, ha reagito in modo veemente, avvicinandosi alla panchina e scambiando frasi concitate con l’allenatore. Le telecamere hanno immortalato l’episodio, e solo l’intervento di compagni e assistenti ha evitato che la situazione degenerasse. Un alterco breve ma emblematico, figlio di un match vissuto sul filo della tensione e di un passato che, tra i due, non si è mai del tutto chiuso. La direzione di gara non ha previsto sanzioni, ma l’eco mediatica è stata immediata: un gesto, quello di Lautaro, che divide e interroga sulla gestione dei nervi da parte dei leader in campo.
Bufera Social Lautaro, Pistocchi: “Aspetto di capire cosa è successo davvero”
Come spesso accade, la polemica ha continuato a giocarsi fuori dal campo. Lo scontro tra Antonio Conte e Lautaro Martinez è diventato terreno fertile per analisi, confronti e giudizi. Tra le voci più autorevoli è intervenuto Maurizio Pistocchi, che ha commentato l’episodio con una punta di curiosità e ironia professionale: “Sono curiosissimo di sapere quale sia stata la scintilla che ha incendiato Lautaro e Conte: l’ottima Federica Zille, che era a pochi metri, non ha sentito? Aspetto con curiosità Bordocam, sono sicuro che avrò la risposta.” Un’osservazione che fotografa bene la sensazione generale: quella di un episodio ancora poco chiaro, forse sottovalutato nei toni, ma potenzialmente simbolico del peso emotivo che accompagna sfide di questo livello.

Nei commenti, molti tifosi hanno chiesto provvedimenti severi, e uno in particolare ha riassunto il pensiero di una parte del pubblico: “Un calciatore non può fare una cosa del genere in campo. Dovrebbe avere almeno 5 giornate di squalifica. Sono gesti che non fanno bene al calcio. Se ci sono le condizioni anche il mister dovrebbe essere squalificato. Cosa ne pensa, Maurizio?” La replica di Pistocchi è arrivata immediata e senza giri di parole – Penso che lei abbia ragione. Un commento secco, che chiude il cerchio e riporta il discorso sul piano etico: perché al di là del risultato – e della vetta conquistata dal Napoli – resta la sensazione che il calcio italiano, ancora una volta, debba fare i conti con la sua difficoltà nel gestire l’emotività. Al Maradona il Napoli ha vinto, ma a restare impresso è il volto più nervoso e umano del nostro campionato.
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