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Marotta usa il pugno duro, via in sei: non c’è più spazio nell’Inter

All’Inter aria di rivoluzione: Marotta usa il pugno duro ed è pronto a dire addio a sei big lanciando i tifosi nello sconcerto.
La stagione nerazzurra è partita con più ombre che luci, lasciando i tifosi ancora con il retrogusto amaro di un’annata, quella passata, che è rimasta senza titoli.
Più che di scudetto vinto dal Napoli, infatti, si è parlato a lungo di scudetto perso dall’Inter, di un’occasione gettata via tra rimpianti e blackout inspiegabili.
Marotta fa sul serio: ecco chi va via
Ora, con Chivu in panchina e la volontà di ridare slancio a un progetto che rischiava di impantanarsi, le prime settimane hanno mostrato alti e bassi, qualche buona prestazione ma anche delusioni di troppo. E, soprattutto, hanno messo in evidenza una rosa che andava rinnovata e che invece durante il mercato ha faticato enormemente a trovare rinforzi adeguati.
Beppe Marotta lo sa bene e sembra deciso a cambiare registro. L’idea è di guardare avanti senza compromessi, anche a costo di prendere decisioni impopolari. Non è un mistero che il dirigente nerazzurro stia preparando una vera e propria rivoluzione, e la notizia che circola in queste ore conferma la linea intrapresa. Ci sono infatti sei contratti in scadenza al 30 giugno 2026, e per la maggior parte di questi sembra ormai chiaro che non ci sarà nessun rinnovo.
Si tratta di Sommer, Acerbi, De Vrij, Darmian e Mkhitaryan, oltre al terzo portiere Raffaele Di Gennaro. Cinque giocatori – escludendo l’ultimo – che negli ultimi anni hanno rappresentato colonne portanti della squadra, chi per esperienza, chi per continuità, chi per leadership silenziosa nello spogliatoio. Oggi, però, tutti loro si avvicinano alla fine di un ciclo naturale, e la società pensa che sia arrivato il momento di voltare pagina.
Marotta, pragmatico come sempre, ragiona anche sui conti. Non rinnovare i contratti significherebbe infatti liberare una cifra considerevole a bilancio: tra i 25 e i 30 milioni al lordo, risorse che potrebbero essere reinvestite su nuovi profili, più giovani e con prospettive di crescita.
Una scelta dura, senza ombra di dubbio, perché parliamo di uomini che hanno contribuito a tenere l’Inter competitiva negli ultimi anni. Però il calcio non aspetta nessuno, e il rischio di restare ancorati al passato è troppo grande.
L’unico caso che potrebbe rappresentare un’eccezione riguarda proprio il nome meno altisonante della lista, quello di Di Gennaro. Per ragioni ovvie, legate al suo ruolo di terzo portiere e a un ingaggio decisamente contenuto, il club potrebbe decidere di confermarlo come elemento utile a completare l’organico. Tutto il resto, invece, porta dritto verso un taglio netto con il passato.
Il messaggio è chiaro: l’Inter vuole aprire un nuovo ciclo. Chivu ha bisogno di una squadra modellata sulle sue idee e Marotta non vuole farsi trovare impreparato. Saranno mesi caldi, pieni di voci e di trattative, ma una cosa è certa: il tempo dei compromessi sembra finito, ed è arrivata l’ora delle scelte forti.
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