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Rabbia in casa Inter: volano pugni nello spogliatoio
Non che per l’Inter sia un periodo così drammatico, ma quando nello spogliatoio volano pugni e urla le cose possono mettersi molto male…
L’Inter di oggi è una squadra che si trova ancora in fase di ricerca di stabilità. L’arrivo di Cristian Chivu sulla panchina di Appiano Gentile non ha rappresentato un cambio immediato di passo, ma piuttosto l’inizio di un percorso travagliato, costellato di episodi che hanno messo alla prova la solidità dello spogliatoio. Il tecnico rumeno ha dovuto affrontare un ambiente complesso, dove i contrasti non mancano e i rapporti di forza interni sono continuamente soggetti a oscillazioni. Uno dei momenti più delicati si è consumato in estate, quando dopo l’eliminazione dal Mondiale per Club il capitano Lautaro Martinez decise di rilasciare un annuncio in diretta che fece tremare l’ambiente nerazzurro. Le sue parole ebbero l’effetto di una bomba a orologeria, generando malumori e alimentando discussioni interne che coinvolsero anche figure chiave come Hakan Calhanoglu e Marcus Thuram. Lo spogliatoio fu costretto a fare i conti con tensioni difficili da gestire, in un momento in cui la squadra avrebbe avuto bisogno soprattutto di compattezza.
Non è certo la prima volta che nella storia dell’Inter si vivono momenti di frattura. Le grandi famiglie sportive, come spesso accade, conoscono litigi e scontri accesi, che a volte diventano persino fisici. Il passato nerazzurro è pieno di episodi in cui le divergenze si sono trasformate in urla, discussioni accese e persino “mani pesanti” nello spogliatoio. Situazioni che, se da un lato rischiano di destabilizzare, dall’altro hanno sempre fatto emergere la forza del gruppo, capace di ricompattarsi e di trasformare le tensioni in energia positiva sul campo. Oggi, con i risultati altalenanti delle prime giornate di campionato e le critiche che non si sono fatte attendere, Chivu deve trovare il modo di riportare l’Inter a quella unità di intenti che in passato ha permesso ai nerazzurri di scrivere pagine memorabili di storia.
Inter, Pandev e i ricordi del Triplete: uno spogliatoio fumantino
Proprio di questo spirito di gruppo ha parlato Goran Pandev, ospite negli studi di Sky Sport dopo la vittoria dell’Inter in Champions League contro l’Ajax. L’ex attaccante macedone ha raccontato di come i giocatori nerazzurri abbiano dato tutto per il loro allenatore: “Il gruppo ha dato tutto per l’allenatore. Vogliono aiutare Cristian ed è molto bello: era importante non per loro ma soprattutto per il mister viste le tante critiche degli ultimi giorni”. Poi, inevitabilmente, lo sguardo è tornato indietro a quell’Inter leggendaria che nel 2010 conquistò il Triplete sotto la guida di José Mourinho.
Pandev ha svelato alcuni retroscena dello spogliatoio: “Chi urlava e sbatteva i pugni sul tavolo nello spogliatoio? Cambiasso parlava ma non si incazzava mai. Ce n’erano due o tre pesanti come Samuel e Lucio, ma anche Zanetti… E quando Balotelli ha buttato la maglia contro il Barcellona…”. Parole che raccontano di un gruppo capace di reggere pressioni enormi, grazie alla presenza di leader carismatici pronti a farsi sentire nei momenti di maggiore tensione. Oggi come allora, la lezione resta la stessa: l’Inter sa che solo attraverso la compattezza interna può provare a superare le difficoltà e a rilanciarsi in una stagione che si annuncia più complessa del previsto.
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