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Vergogna Thuram, punizione durissima: finisce fuori rosa
La sconfitta contro la Juventus non ha decretato solamente una crisi in atto all’Inter, ma una rottura profonda con Marcus Thuram: tifosi infuriati.
Quanto accaduto sabato all’Allianz Stadium ha proiettato l’Inter in una situazione a dir poco complicata, se non catastrofica. Dopo la sconfitta interna contro l’Udinese, maturata con un pesante 1-2, i nerazzurri di Cristian Chivu si erano presentati a Torino con l’obiettivo di rialzare la testa, ma la realtà si è rivelata ben diversa. Il match contro la Juventus, impeccabile nelle prime giornate, ha illuso i tifosi interisti di poter vivere una notte di riscatto. Sotto 2-1, l’Inter ha avuto il merito e la forza di ribaltare la partita, trovando addirittura il 2-3 che ha fatto esplodere la parte di tifo nerazzurro presente allo stadio. Un’illusione durata poco. Prima il 3-3, poi il colpo di Adzic hanno gelato i sogni dei tifosi interisti, trasformando la serata in un incubo a occhi aperti.
Non è stato però solo il risultato a scatenare la rabbia della piazza. L’attenzione si è spostata infatti su Marcus Thuram, protagonista in negativo di un episodio che ha fatto infuriare il popolo nerazzurro. L’attaccante francese, già da tempo accusato di scarso feeling con l’ambiente, sembra aver perso definitivamente il rapporto con i tifosi. Al punto che in molti, ora, invocano a gran voce la sua esclusione dalla rosa.
L’Inter perde e Thuram se la ride: “Indecoroso e irrispettoso”
Il momento di rottura si è consumato al 63°, quando Marcus Thuram ha trovato il gol del 2-3, quello che avrebbe potuto cambiare il destino della serata. Invece di esultare e trascinare i compagni, il francese è rimasto impassibile, quasi distaccato, come se quel vantaggio non lo riguardasse. Un atteggiamento che non è passato inosservato e che ha immediatamente acceso la rabbia dei tifosi. Sui social, molti hanno parlato di gesto “indecoroso e irrispettoso verso chi ti paga e verso i tuoi tifosi che fanno sacrifici”, sottolineando come un gol a Torino, nello stadio della Juventus, non possa mai essere accolto con indifferenza.
La frattura si è allargata ancora di più nel finale, quando sul 4-3 per i bianconeri le telecamere hanno sorpreso Thuram ridere e scherzare con il fratello Khephren, anche lui protagonista della serata con un gol in maglia juventina. Una scena che ha fatto infuriare il popolo nerazzurro, trasformando la delusione per il risultato in vera e propria indignazione. C’è chi ha chiesto apertamente di “metterlo fuori rosa, punto”, convinto che non ci possano essere giustificazioni per un atteggiamento simile. Altri, con toni ancora più duri, hanno sostenuto che se in panchina ci fosse stato José Mourinho, Thuram sarebbe stato “già fuori rosa”, perché “l’Inter è allo sbando e lo spogliatoio ormai è una polveriera”.
Il livello della contestazione è salito al punto da chiamare in causa direttamente la dirigenza. Marotta ha il dovere di andare negli spogliatoi, spaccare i denti a Thuram e metterlo fuori rosa per due mesi. Così vediamo se sorride ancora – si legge in un commento che fotografa bene il sentimento di tradimento che circola tra i tifosi. Un’ondata di rabbia che ha trasformato un attaccante atteso come uomo simbolo in un corpo estraneo, sempre più isolato.
Se oggi al posto di Chivu in panchina ci fosse stato Mourinho Thuram era già fuori rosa … Inter allo sbando! Non c'è più nessuno che tiri le redini il cavallo è ormai fuori controllo. Per me lo spogliatoio è una polveriera.
— SpecialONE (@MouZeSpecialOne) September 13, 2025
Mettere Thuram fuori rosa. Punto. #amala
— Brian Fitzpatrick (@Bri_Fitz_) September 13, 2025
Marotta ha il dovere di andare negli spogliatoi spaccare i denti a Thuram e metterlo fuori rosa per due mesi. Minimo. Così vediamo se sorridi ancora. Vermi
— ⭐️Malamente⭐️ (@stillers1971) September 13, 2025
La sensazione è che il rapporto tra Thuram e la tifoseria sia ormai compromesso. E se davvero dovesse arrivare l’esclusione dalla rosa – cosa poco realistica – non si tratterebbe più soltanto di un caso disciplinare, ma del segnale che l’Inter ha perso un pezzo importante del suo progetto. Un cortocircuito che, in un momento già delicatissimo, rischia di diventare esplosivo.
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