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Clamoroso Inter, nerazzurri squadra più povera: annuncio improvviso

Parole pesanti scuotono l’ambiente nerazzurro: il retroscena rivelato coglie di sorpresa molti tifosi interisti
Terminata la sosta per le nazionali, l’Inter è pronta a tornare in campo per affrontare una fase cruciale della stagione, tra campionato e Champions League. Dopo l’attesissimo Derby d’Italia contro la Juventus, in programma sabato prossimo, i nerazzurri saranno subito impegnati nella prima giornata della nuova Champions League, che li vedrà sfidare l’Ajax martedì 17 settembre.
Come nella passata edizione, anche quest’anno il format prevede un girone unico con otto partite per ciascuna squadra: quattro in casa e quattro in trasferta. Una novità introdotta per aumentare competitività e spettacolo, e che vedrà l’Inter chiamata a riscattarsi dopo la dolorosa sconfitta in finale contro il Paris Saint-Germain nella scorsa edizione.
Nel frattempo, però, mentre cresce l’attesa per i prossimi appuntamenti, alcune rivelazioni scottanti emerse nelle ultime ore hanno scombussolato l’ambiente nerazzurro, generando discussioni tra tifosi e addetti ai lavori.
Inter, l’annuncio scuote i tifosi: “È la squadra più povera”
A rivelarlo è stato Xherdan Shaqiri, attaccante svizzero di origini kosovare ed ex giocatore dell’Inter nella stagione 2014/15. In una lunga intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, il giocatore è tornato a parlare della sua breve e complicata esperienza in nerazzurro, svelando alcuni retroscena inediti.
Shaqiri era arrivato a gennaio 2015 all’Inter, proveniente dal Bayern Monaco, in quella che doveva essere una delle operazioni più importanti del mercato invernale. Sulla panchina sedeva Roberto Mancini. Le aspettative nei confronti dello svizzero erano altissime: il suo profilo internazionale e le qualità tecniche lasciavano presagire un impatto decisivo.
Tuttavia, come spesso accade nel calcio, le aspettative non hanno trovato riscontro nella realtà. A raccontarlo è stato lo stesso Shaqiri, che oggi si è lasciato andare a parole dure nei confronti di quella squadra: “La società seguiva da un po’. Mancini mi chiamò e in 5 minuti avevo già accettato. Mi disse che sarei stato centrale nel progetto, invece non giocai moltissimo. Certo, influirono anche i miei soliti problemi fisici. Però, a parte tutto, credo che potessero concedermi un po’ di spazio in più. Sono capitato in una delle squadre qualitativamente più povere degli ultimi 15 anni di storia interista“.
“Eravamo una squadra costruita male, senza equilibrio e sinceramente anche senza campioni. A me era stato promesso che avrei giocato tanto, ma mi aspettavo un contesto un po’ diverso. Non avevamo campioni e non eravamo costruiti per vincere. Sebbene l’umore non fosse sempre dei migliori a causa dei pessimi risultati, lo spogliatoio era vivibile. Di Mancini ho una bella opinione e l’ho incontrato più volte in seguito”, ha poi concluso l’ex numero 91 nerazzurro.
Il bilancio della sua avventura milanese è stato quindi decisamente negativo, sia per il club che per il calciatore. Shaqiri ha comunque sottolineato che, nonostante le difficoltà, era riuscito a trovare un buon rapporto con alcuni compagni di squadra. Tuttavia, ha ammesso che quell’esperienza, dal punto di vista sportivo, non ha avuto l’impatto sperato e si è rivelata una parentesi complicata nel percorso della sua carriera.
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