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Chivu con l’acqua alla gola, filtra preoccupazione: “Non ce la facciamo più”

Non è certo un periodo facile per Cristian Chivu, chiamato a risollevare le sorti dell’Inter nella partita più difficile dell’anno. Il tecnico però deve fare i conti con una preoccupazione forse più grande.
Per Cristian Chivu l’avventura sulla panchina dell’Inter rappresenta senza dubbio il banco di prova più impegnativo della sua giovane carriera da allenatore. Abituato a lavorare con i ragazzi del vivaio, dove aveva saputo plasmare talenti con pazienza e metodo, il salto verso la prima squadra lo ha catapultato in un mondo completamente diverso, fatto di pressioni quotidiane e aspettative altissime. Non si tratta più di gestire promesse del futuro, ma campioni affermati come Lautaro Martinez, Marcus Thuram, Nicolò Barella e Hakan Calhanoglu, figure che richiedono un equilibrio delicato tra autorevolezza e diplomazia.
Il paragone con il predecessore è inevitabile. L’era Simone Inzaghi, pur conclusasi tra alti e bassi, ha consegnato all’Inter uno scudetto e due finali di Champions League: un’eredità pesante che rende ancora più complesso il compito del tecnico rumeno. A Milano non basta essere competitivi, serve vincere. Ogni passo falso viene amplificato, ogni scelta analizzata al microscopio.
In un contesto simile, anche un pareggio può sembrare una sconfitta e una sconfitta può trasformarsi in un caso nazionale. Come se non bastasse, sulle spalle dell’allenatore e della società si è abbattuto un ulteriore peso: quello legato al futuro dello stadio. Un tema che tiene col fiato sospeso la tifoseria e che rischia di trasformarsi in un ostacolo psicologico per l’ambiente nerazzurro.
San Siro, un dossier infinito che preoccupa l’Inter (e non solo)
La questione San Siro continua a trascinarsi ormai da anni, con rinvii su rinvii che hanno logorato la pazienza non solo dei club, ma anche dei tifosi. Il progetto di rinnovamento e vendita dell’impianto è in discussione dal lontano 2018, ma ancora oggi né l’Inter né il Milan hanno certezze concrete su come muoversi. La data di oggi doveva rappresentare un punto fermo, con la giunta comunale chiamata a prendere finalmente una decisione definitiva. E invece, ancora una volta, tutto è stato rimandato. La nuova scadenza è fissata alla settimana prossima, con il sindaco Beppe Sala che ha provato a rassicurare i club e i cittadini, pur non nascondendo l’irritazione per una vicenda che sembra infinita.
Queste le sue parole: “La delibera deve arrivare in Giunta tra questa e la prossima settimana, magari più facilmente la prossima. Non più in là, altrimenti non ce la facciamo più”. Una dichiarazione che fotografa bene lo stato delle cose: il tempo stringe, la pazienza è finita e il rischio di ulteriori rallentamenti potrebbe compromettere la credibilità stessa del progetto. Nelle scorse settimane, Sala aveva ribadito che l’amministrazione comunale non ha intenzione di fare sconti a Inter e Milan sulla vendita dei terreni, ponendo un altro ostacolo su un percorso già accidentato. L’impressione è che, finché non arriverà la delibera, ogni discorso rimarrà sospeso tra annunci e promesse. E intanto, mentre i tifosi aspettano risposte, la città continua a convivere con l’incertezza sul destino del suo storico tempio del calcio.
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