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Inter, grana Champions League: stangata ufficiale della Uefa

Nonostante i due mesi passati dalla finale di Champions League, sull’Inter aleggia ancora lo spettro della UEFA. La stangata è ufficiale, anche se l’amarezza resta forse più grande.
Sono passati ormai due mesi dalla serata più amara della storia nerazzurra, ma ad Appiano Gentile nessuno sembra riuscire a scrollarsi di dosso la pesante eredità di quella finale di Champions League. Il 5-0 incassato dall’Inter per mano del Paris Saint-Germain a Monaco non è stato soltanto un verdetto sportivo, ma una vera e propria scossa psicologica per l’ambiente. Una sconfitta netta, senza appello, che ha spento sul più bello ogni sogno di gloria continentale dopo un percorso europeo fino a quel momento esaltante. Per il club milanese si è trattato della seconda finale persa negli ultimi cinque anni: una statistica che racconta di un’Inter capace di avvicinarsi più volte al grande traguardo, ma sempre costretta a fermarsi all’ultimo ostacolo. A rendere ancora più dolorosa la débâcle di maggio, non c’è solo la portata del risultato, ma anche la sensazione di impotenza mostrata in campo: i parigini dominarono in lungo e in largo, lasciando poco spazio all’immaginazione e condannando i nerazzurri a una notte di silenzio e rimpianti.
A distanza di settimane, l’effetto di quella finale si riflette ancora sulle mosse di mercato, sulla fiducia dei tifosi e sull’umore generale della squadra. I più cinici parlano di “lezione necessaria”, i più ottimisti di una “tappa di crescita”. Ma la realtà è che quella sera di fine maggio ha rappresentato una cicatrice profonda, difficile da rimarginare anche con il tempo. Eppure, per uno strano scherzo del destino, qualcosa è tornato a scuotere l’ambiente proprio in relazione a quella sfida: una maxi-multa inflitta al PSG dalla UEFA che, se non altro, restituisce un piccolo senso di giustizia a chi è uscito sconfitto non solo nel punteggio.
UEFA, maxi-multa al PSG dopo la finale: 148.000 euro di sanzioni
A fare notizia, a distanza di due mesi dalla finale, è l’intervento della Commissione di Controllo, Etica e Disciplina della UEFA, che ha ufficialmente sanzionato il Paris Saint-Germain per i comportamenti antisportivi dei propri tifosi durante i festeggiamenti post-vittoria. La multa complessiva ammonta a 148.000 euro, suddivisa in diverse infrazioni: ben 100.000 euro sono stati inflitti per l’invasione di campo e l’accensione di fuochi d’artificio, circostanza per la quale è stato anche comminato un divieto (sospeso per due anni) di vendere biglietti ai propri tifosi per la prossima trasferta europea. A questa somma si aggiungono 30.000 euro per il lancio di oggetti dagli spalti, 10.000 euro per la trasmissione di messaggi ritenuti non idonei a un evento sportivo e lesivi dell’immagine della UEFA, e infine 8.000 euro per atti di danneggiamento all’interno dell’impianto.
Il comunicato ufficiale dell’organo disciplinare evidenzia come le infrazioni siano state ritenute particolarmente gravi, in quanto avvenute nel contesto di una finale europea. Anche se queste sanzioni non riscrivono il punteggio finale né cancellano la delusione interista, rappresentano almeno un piccolo segnale di rigore istituzionale. Per i tifosi nerazzurri, si tratta forse solo di un contentino simbolico, ma che conferma ancora una volta quanto sia complesso e sfaccettato il mondo del calcio moderno, dove a volte, fuori dal campo, i conti continuano a restare aperti.
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