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Serie A sconvolta, l’Inter cambia tutto: il rifiuto è clamoroso

L’Inter si muove sul mercato e intanto arriva un rifiuto che scuote l’intera Serie A: una presa di posizione netta che segna una svolta.
La nuova Inter sta nascendo in un’estate di transizione, e lo fa con un volto noto ma inedito in panchina: quello di Cristian Chivu. L’ex difensore, che ha fatto tutta la trafila nel settore giovanile nerazzurro, si è ritrovato improvvisamente catapultato al timone della prima squadra dopo l’addio di Simone Inzaghi.
Una scelta che ha sorpreso molti, certo, però in linea con il progetto del club: rinnovamento, sostenibilità e identità. E mentre la squadra prende forma, tra trattative più o meno complicate e nomi che tornano a circolare nei corridoi di Viale della Liberazione, è arrivata una notizia che ha fatto ancora più rumore del mercato.
Il no clamoroso: l’Inter sconvolge la serie A
Un “no” clamoroso, che non riguarda giocatori, dirigenti o sponsor. Ma riguarda qualcosa di ancora più delicato, qualcosa che tocca il cuore dello stadio: le curve. In occasione della campagna abbonamenti per la stagione 2025/26, l’Inter – insieme al Milan – ha deciso di blindare il proprio settore più caldo, prendendo una posizione durissima contro i cosiddetti “tifosi non graditi”. Nessun compromesso, nessuna zona grigia: fuori chi non rispetta le regole.
La mossa nasce da lontano, e più precisamente dall’inchiesta “Doppia curva” portata avanti nei mesi scorsi, che ha fatto emergere legami, pressioni e comportamenti al limite (e oltre) della legalità tra alcune frange del tifo organizzato e la vita interna degli stadi milanesi.
Una realtà scomoda, che per anni è stata tollerata o semplicemente ignorata. Adesso però le cose stanno cambiando, e il segnale arrivato da Inter e Milan è inequivocabile.
Infatti, sono già centinaia le richieste di rinnovo per gli abbonamenti respinte al mittente. I due club, in pieno accordo con la questura di Milano e con il supporto della procura, hanno applicato una linea guida basata su precisi codici etici, firmati da entrambe le società. Non si tratta solo di norme di comportamento, ma di un vero patto tra club e tifosi: chi entra allo stadio deve rispettare regole chiare. Chi non lo fa, resta fuori.
Senza ombra di dubbio si tratta di un passo storico, che potrebbe fare scuola anche altrove. Perché da troppi anni il concetto di “tifoso” è stato frainteso o sfruttato per giustificare episodi che con la passione sportiva non hanno nulla a che fare. L’Inter e il Milan hanno deciso di cambiare rotta, e non a parole. Lo hanno fatto con i fatti, con una decisione che non farà felici tutti, ma che va rispettata. Anche perché la sicurezza e la dignità dello stadio, a questo punto, non sono più negoziabili.
Nel frattempo, il nuovo ciclo nerazzurro continua a prendere forma. E mentre Chivu lavora lontano dai riflettori per costruire un gruppo solido, il club manda messaggi chiari dentro e fuori dal campo. Nessuno è intoccabile, nemmeno sugli spalti.
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