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Telefonata tra Lautaro e Calhanoglu, ma la questione è tutt’altro che chiusa

Mister Chivu ha preteso un confronto, ma il futuro è ancora incerto.
All’Inter si respira aria di cambiamento, con il futuro di alcuni giocatori chiave ancora da definire. Su tutti, Hakan Calhanoglu è al centro del gossip di mercato, mentre la società si prepara a valutare le mosse necessarie per rafforzare il centrocampo. Le voci di mercato si fanno sempre più insistenti, ma manca ancora chiarezza su quale direzione prenderà la carriera del giocatore turco. In questo contesto, la società nerazzurra sta cercando di gestire al meglio le situazioni contrattuali e le necessità di bilancio.
I due hanno spiegato le proprie dichiarazioni
Non ci sono stati ancora contatti diretti tra l’Inter e il Galatasaray riguardo al futuro di Hakan Calhanoglu. Tuttavia, una telefonata fra il giocatore e Lautaro Martinez, su invito di Chivu e della società, ha cercato di riportare serenità. Un segnale distensivo sebbene non si possa parlare di vero e proprio chiarimento. L’Inter ora attende una presa di posizione chiara da parte di Calhanoglu: se il giocatore desidera lasciare il club, dovrà portare un’offerta tra i 35 e i 40 milioni di euro. La società non accetterà cifre inferiori ai 25 milioni. Questa situazione pone il club in una posizione di attesa, mentre Calhanoglu non ha formalmente manifestato l’intenzione di partire, rendendo il suo futuro ancora incerto.
Strategie per il futuro: possibili sostituti e rinforzi per il centrocampo
Nel frattempo, l’Inter sta valutando eventuali sostituti e ha già messo nel mirino Ederson come candidato principale. Il brasiliano, già approvato da Chivu, richiede un investimento di almeno 50 milioni di euro. Per finanziare l’operazione, la società nerazzurra prevede di raccogliere fondi sia dalla possibile cessione di Calhanoglu sia da altre uscite. Tra i nomi menzionati per possibili partenze ci sono Asllani, Frattesi, Bisseck e Taremi. Come alternative a Ederson, l’Inter valuta profili come Stiller, Hjulmand e Frendrup, con l’obiettivo di trovare il giusto equilibrio tra costi e qualità in campo.
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