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Qual è il futuro di San Siro?

Il sindaco Beppe Sala di Milano incontra Inter e Milan per risolvere le questioni legate allo stadio, in vista di un accordo cruciale entro la fine di luglio.
La città di Milano si trova al centro di un’importante trattativa che coinvolge i suoi due club di calcio principali, Inter e Milan, e il futuro dello storico stadio San Siro. Il sindaco della città, Beppe Sala, ha convocato un incontro con i rappresentanti delle proprietà delle due squadre, Oaktree e RedBird, per discutere il destino del Meazza e delle aree circostanti. L’incontro si tiene in un momento cruciale, poiché la deadline per trovare un accordo definitivo è fissata al 31 luglio.
Le questioni chiave sul tavolo delle trattative tra il Comune e le società calcistiche
Il Comune di Milano ha espresso chiaramente l’intenzione di proteggere l’interesse pubblico durante il processo di vendita del Meazza. Uno dei punti cruciali riguarda la valutazione dell’immobile, stimata in 197 milioni di euro dall’Agenzia delle entrate. Il sindaco Sala e la sua amministrazione sono impegnati a ottenere una proposta che rispetti questa valutazione, mentre si cerca di evitare manovre speculative. Un altro aspetto rilevante è la questione delle bonifiche delle aree, i cui costi saranno a carico di Palazzo Marino, il che sottolinea l’importanza di una gestione oculata dei fondi pubblici. Ai club, d’altro canto, spetterà la responsabilità economica della demolizione del vecchio Meazza.
La posizione di Beppe Sala e l’impatto sulla strategia del Milan
Un ulteriore tema di rilievo emerso durante l’incontro riguarda la richiesta del sindaco Sala al Milan di abbandonare qualsiasi piano alternativo per costruire un nuovo stadio a San Donato. Questa richiesta è stata formulata con l’intento di evitare che il club tenga “un piede in due scarpe”, ovvero si divida tra due progetti differenti che potrebbero compromettere il buon esito della trattativa in corso. La decisione finale su queste questioni avrà un impatto significativo non solo sulla gestione delle due società milanesi, ma anche sul futuro dell’area attorno al Meazza e su tutta la comunità milanese che ruota attorno al calcio.
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