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Inter eliminata, Lautaro non le manda a dire e accusa qualche compagno

Il capitano nerazzurro commenta con amarezza il ko contro il Fluminense e lancia un messaggio forte, senza fare nomi ma senza lasciare spazio a dubbi.
Finisce con una sconfitta la partecipazione dell’Inter al Mondiale per Club. Contro il Fluminense, la squadra allenata da Cristian Chivu non è riuscita a ribaltare una partita iniziata malissimo. Dopo il fischio finale, la delusione era evidente nei volti dei giocatori, in campo e fuori. Al termine della gara è stato Lautaro Martinez a presentarsi davanti alle telecamere di DAZN. Il capitano ha parlato con toni sinceri e senza giri di parole. Ha ammesso la sofferenza per l’eliminazione e ha chiesto scusa ai tifosi. Non si è nascosto, rivendicando l’impegno personale messo ogni giorno, ma ha anche voluto lanciare un messaggio chiaro a tutto l’ambiente.
Le parole del capitano lasciano un segno
Secondo lui, all’interno del gruppo c’è chi non mostra la stessa voglia di lottare per gli obiettivi comuni. “Qua bisogna volerci stare”, ha detto il numero 10, lasciando intendere che qualcuno, all’interno della rosa, non avrebbe dato tutto. Ha evitato di fare nomi, ma ha insistito sul fatto che chi non è pronto a dare il massimo debba lasciare spazio a chi ha davvero intenzione di continuare a competere con questa maglia. Un messaggio netto, che non si riferisce solo all’atteggiamento in campo ma a un malessere più generale.
Serve una risposta forte dentro lo spogliatoio
Non si è trattato di uno sfogo a caldo ma di un intervento ponderato, che ha l’obiettivo di scuotere lo spogliatoio. Le sue frasi non colpiscono solo per il tono emotivo, ma per il contenuto diretto: “C’è una cosa che voglio dire: qua bisogna volerci stare, capito? Qua stiamo lottando per degli obiettivi quindi il messaggio è chiaro: chi vuole stare con noi sta, chi non vuole deve andare via. Con chi ce l’ho? No, in generale. Non farò nomi. Noi siamo qua a fare di tutto, ma ho visto tante cose che non mi sono piaciute. Quindi da capitano, da capogruppo, poi c’è il mister prima, ma devo dirlo perché io sono così. Sto da un lato o da un altro: voglio lottare per gli obiettivi perché siamo una grande squadra, siamo ritornati in alto e io voglio continuare. Quindi il messaggio è chiaro: chi vuole restare a continuare a lottare per cose importanti deve farlo, se no arrivederci“.
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