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Dati atletici, trofei e infortuni: il preparatore atletico di Inzaghi risponde alle accuse

Fabio Ripert rompe il silenzio dopo l’addio all’Inter: il preparatore atletico torna sul burrascoso finale di stagione dei nerazzurri.
Fabio Ripert, ex preparatore atletico dell’Inter, oggi all’Al Hilal con Simone Inzaghi, ha rilasciato un’intervista a Tuttosport nella quale è tornato a parlare del suo periodo in nerazzurro. Dopo quattro stagioni al fianco di Simone Inzaghi, l’addio non ha chiuso le discussioni. Negli ultimi tempi, il suo operato è finito nel mirino di parte della critica. Proprio su questo punto Ripert ha voluto chiarire, sottolineando come le valutazioni tecniche sulla preparazione atletica richiedano competenze specifiche. Secondo Ripert, non è corretto giudicare negativamente una stagione per una singola sconfitta, come quella contro il PSG, se poco dopo si è arrivati comunque a disputare una finale europea. Ha citato come esempio le prestazioni contro Bayern Monaco e Barcellona, considerate da lui tra le migliori in assoluto degli ultimi anni.
Focus sulla stagione dello scudetto e sugli infortuni
Nel corso dell’intervista, Ripert ha voluto riportare l’attenzione sulla stagione che ha visto l’Inter conquistare il campionato con larghissimo anticipo. In quel contesto, ha ricordato come nessuno abbia sottolineato l’eccellente condizione fisica della squadra, che ha dominato il campionato da inizio a fine stagione. Sul tema infortuni, ha parlato di un leggero aumento numerico (un 5%) rispetto alla stagione precedente, ma con un grado di gravità inferiore. Il confronto con altre squadre che hanno giocato meno dei nerazzurri è stato inevitabile: giocare 60 partite non può essere paragonato a chi ne disputa 41. Secondo Ripert, questa differenza di carico può incidere molto sulla freschezza complessiva e anche sulle statistiche legate ai gol subiti nei finali di gara. Per lui, dare un’unica spiegazione fisica a certi momenti è una semplificazione che non tiene conto della complessità della stagione.
La replica alle critiche e il messaggio all’Inter
Ripert ha definito la sconfitta contro il PSG come “la più brutta” dei suoi quattro anni all’Inter, ma ha tenuto a precisare che i dati atletici non furono così negativi. Per l’ex collaboratore di Inzaghi, sarebbe scorretto trarre conclusioni drastiche da una sola partita. Ha poi ricordato il bilancio della gestione Inzaghi: sei trofei, una media punti altissima, un gioco riconosciuto anche a livello europeo e circa 500 milioni di euro incassati dal club tra premi e plusvalenze. Nel finale, Ripert ha lasciato spazio a un pensiero affettuoso verso i giocatori, lo staff, i tifosi e la società. Ha definito il gruppo interista come “eccezionale” e ha ammesso che un eventuale incrocio al Mondiale per club contro l’Inter avrebbe un significato speciale. Dopo anni di lavoro intenso, il legame resta profondo.
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